SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - CORPUS DOMINI

2 giugno 2024

L’EUCARISTIA CENTRO DI VITA

Nella festa del Corpus Domini si concentra tutto il mistero cristiano, tutto quello che Gesù è e quello fa per noi: Figlio di Dio fatto uomo, donato per noi in sacrificio sulla croce, centro di unità della Chiesa e di ogni comunità, alimento di vita nel pane e nel vino. Attorno a Gesù presente nell’Eucaristia si edifica e cresce la Chiesa: anche la nostra comunità, anche le nostre persone. Ricominciamo a vivere ripartendo dall’Eucaristia celebrata insieme e adorata personalmente. E’ un cammino di vita.

Giovedì 13 giugno

Festa di S. Antonin da Po

ore 20,30 S.Messa
presieduta dal nostro Vescovo
Mons. Giampaolo Dianin
segue la processione

Corpus Domini
Il 2 giugno
celebreremo la
Solennità del Corpus Domini
con il seguente programma:
Ore 9,30 unica celebrazione del
mattino in San Bartolomeo
viene sospesa la Messa anche a Mea e
Ca’Cappellino segue la processione
fino alla Chiesa delle Clarisse
I bambini potranno spargere lungo il
cammino petali di fiori.

Frazione Mea
Domenica prossima, 9 giugno
la frazione Mea celebra la festa dei
Santi Patroni Felice e Fortunato
alle ore 18,00 Mons. Vescovo
celebra la Messa nella
piazzetta antistante la Chiesa.
Nella Chiesa di San Bartolomeo
viene sospesa la Messa delle 18,00
e tutti siamo invitati ad unirci a questo
momento di fede e di festa.

Giovedì 6 giugno,
In occasione della giornata
mondiale di santificazione sacerdotale,
tutti i sacerdoti della
diocesi trascorrono la giornata
assieme al Vescovo.
Per questo motivo nelle parrocchie
non si celebra la S. Messa.

* * *

Il Vescovo ha inviato a tutte le
parrocchie della Diocesi una
nota pastorale sulla
Celebrazione delle Esequie.
Avremo modo di leggerla e di
applicarla.

Carlo Acutis sarà proclamato santo

Questa la decisione presa da Papa Francesco che ha riconosciuto un miracolo attribuito al giovanissimo beato nato a Monza e che ora riposa in pace ad Assisi, terra cara alla famiglia Acutis e al beato
patrono di Internet.
Dire che Carlo Acutis era un adolescente come tanti sarebbe corretto: amava il calcio, i Pokemon, i film d’azione e gli animali, ma il suo amore più grande era il Eucaristia.
È nato a Londra nel 1991 da genitori italiani, con la famiglia poi si è trasferito a Milano, in Italia, dove è cresciuto. Carlo è stato un esempio di santità e continua a ispirare i giovani di tutto il mondo. Durante la sua breve vita, Carlo ha amato e venerato profondamente l’Eucaristia. Diceva spesso: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il Paradiso”, e “Se stiamo davanti al sole, diventiamo marroni, ma quando stiamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”.

Pane spezzato per un mondo nuovo

L’istituzione dell’Eucarestia viene celebrata il Giovedì Santo, nel cuore della Settimana Santa, ma la Chiesa la ricorda nuovamente dopo la domenica della Santissima Trinità, perché il mistero eucaristico è un invito a fare memoria di tutti i prodigi di Dio, culminati nel dono del Figlio, Verbo fatto carne, morto in croce e risorto per la nostra salvezza, per renderci partecipi della vita eterna, della vita d’amore trinitaria.
Gesù, accompagnando il dono del pane ai discepoli con le parole: Prendete, questo è il mio corpo, vuol dirci: questo sono io, questo è un segno vivo della mia persona, è un segno efficace della mia presenza. Donando sé stesso nel segno del pane, Gesù entra nella vita dell’uomo come sostegno, aiuto del corpo e dello spirito, compagno di viaggio nel cammino della vita. Ricevendolo come cibo nell’Eucaristia, il cristiano riceve la forza e la capacità per vivere non una vita chiusa in sé stessa ma aperta a tutti, una vita che cerca di testimoniare Gesù Cristo in tutti gli ambienti, anche in quelli che sembrano più lontani e ostili a lui e al vangelo. Con il calice del vino e con le parole che pronuncia su di esso: Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, versato per molti, Gesù parla della sua vita donata fino alla fine. Le parole di Gesù interpretano la sua morte in croce come sangue versato per tutta l’umanità, egli è morto per tutti, si è fatto vittima di espiazione per i peccati dell’intera umanità, rinnovando il vincolo di amore fra Dio e l’uomo.
Il cristiano, da Gesù che si dona nell’Eucaristia, riceve l’invito a imitare la sua stessa «vita donata». Vita donata è la vita offerta a Dio nella fedeltà alla sua parola e nell’obbedienza alla sua volontà. Vita donata è una vita capace di accogliere tutti, una vita che supera le barriere di razza, cultura e religione e, anzi, le trasforma in elementi di arricchimento e completamento reciproco. Cristo ha versato il suo sangue per tutti, è morto per salvare tutti, è risorto per dare inizio a una umanità nuova. Questo dovrebbe essere anche il frutto di ogni partecipazione all’Eucaristia, affinché ogni cristiano sia come Cristo pane spezzato per un mondo nuovo.

d.G.