Domenica XXVIII^ del Tempo Ordinario

Domenica XXVIII^ del Tempo Ordinario

15 ottobre 2023

INVITO A NOZZE

Questo Vangelo ci sorprende:
Dio Padre ci invita alle nozze del suo Figlio, mandato sulla terra
per fare festa con noi.
Gesù va a nozze a Cana, e tante volte lo troviamo in casa a pranzo con le persone, fino all’Ultima Cena, ardentemente desiderata.
E gli invitati? E noi? Abbiamo altro da fare.
Cerchiamo la felicità da un’altra parte, e il nostro cuore inaridisce.
Possiamo ripensarci?
Possiamo riprendere in mano l’invito ricevuto?
Quali occasioni abbiamo? Quali tracce assecondiamo?
Il banchetto è pronto, e la compagnia dei fratelli ci attende.

Giorno di digiuno e astinenza, e di preghiera per la pace

Noi sacerdoti lunedì e martedì saremo assenti per un corso di aggiornamento con il Vescovo,
perciò la proposta di preghiera e di digiuno viene spostata a mercoledì 18
con il seguente programma a livello vicariale:
Chiesa di Taglio di Donada ore 9 S. Messa con l’accoglienza della lampada della pace,
esposizione del SS.mo Sacramento con adorazione guidata alle 11 e alle 16.
Ore 18 canto del Vespro e Benedizione Eucaristica.
A Chioggia il Vescovo alle 21, in Cattedrale, guida un incontro di preghiera
per la stessa intenzione. Ognuno può scegliere il luogo e l’ora che gli è più comoda.

Domenica 22 ottobre

Giornata Missionaria Mondiale
iniziamo l’Anno Catechistico
Alla Messa delle ore 10,30
attendiamo ragazzi e genitori e
catechisti a cui affideremo il mandato

Nei giorni di
lunedì 16 e martedì 17 ottobre
tutti i sacerdoti sono assenti per un
corso di aggiornamento con il Vescovo
In parrocchia viene sospesa
a Messa di martedì 17.
Si può partecipare alla messa
dalle Clarisse alle ore 7,00
o al rosario per la pace alle 20,45.

L’APPELLO “Perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace”
(1 Cor 14,33)

Fratelli e sorelle carissimi, che il Signore davvero ci doni la sua pace.
Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi. Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisa-mente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte. Ma in questo momento di dolore e di sgomento, non vogliamo restare inermi. E non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire.
Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Pa-dre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido. A nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa, invito tutte le parrocchie e comunità religiose ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione. Chiediamo che nel giorno di martedì, 17 ottobre, tutti facciano un giorno di digiuno e astinenza, e di preghiera. Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il rosario alla Vergine Santissima. Probabilmente in molte parti delle nostre diocesi le circostanze non permetteran-no la riunione di grandi assemblee. Nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle famiglie, sarà comunque possibile organizzarsi per avere semplici e sobri momenti comuni di preghiera. È questo il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto, e incontraci nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giu-stizia e di riconciliazione.
Assicurando il ricordo nella preghiera,
L’APPELLO “Perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace” (1 Cor 14,33)
+Pierbattista Card. Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme dei Latini

Tutto è pronto, venite alle nozze

Il vangelo presenta la «parabola del banchetto nuziale». Il primo quadro della parabola è una sintesi della storia della salvezza e del suo apparente fallimento. Dio (il re) per mezzo dei profeti (i servi) ha invitato più volte il suo popolo (gli invitati) a prendere parte all’alleanza (il banchetto), ma non ha ricevuto che rifiuti. Ha ritentato con altri profeti, ma la si-tuazione non è cambiata, anzi è peggiorata. Con l’incendio della città e la morte degli invitati, la fase del popolo di Israele si chiude, ma il banchetto non viene cancellato, il piano di Dio non viene bloccato dal rifiuto umano. Il secondo quadro della parabola presenta il proseguimento della storia della salvezza. Poiché i primi invitati non erano degni di sedersi a banchetto, l’invito viene esteso a tutti. Si tratta di gente raccolta per le strade, vengono addirittura raccolti «buoni e cattivi»: la comunità cristiana è la casa di tutti (anche dei peccatori), una casa dalla quale nessuno può essere escluso.
Il racconto potrebbe finire a questo punto, invece continua con un ultimo colpo di scena: il re entra nella sala e scorge un uomo senza la «veste nuzia-le», lo rimprovera e lo condanna. Il comportamento di questo re non può non meravigliare: come si può pretendere che una persona invitata all’ultimo momento, e mentre si trovava per strada, abbia con sé l’abito nuziale Qual è il significato di questo particolare? La chiamata a entrare nel regno di Dio è un dono ed è rivolta a tutti, però al dono di Dio bisogna rispondere con una scelta di vita corrispondente. A chi vuole partecipare al banchetto è richiesto un nuovo modo di essere, pena l’esclusione dal banchetto stesso. La parabola racchiude un severo e pressante avvertimento anche per noi cristiani di oggi: la chiesa non è una comunità di arrivati e di già santi, ma di persone in cammino che hanno lasciato un passato sempre minaccioso e influente, e camminano verso un futuro definitivo atteso e sperato. L’appartenenza alla chiesa non è un’ipoteca sulla salvezza, non spalanca automaticamente le porte del paradiso; per entrare nel Regno bisogna mettersi in riga con i valori che Gesù ha presentato nel vangelo.
L’espressione conclusiva: Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti, sembra in contrasto con quanto precede. Con questa espressione non si intende fornire dati statistici sul numero di coloro che si salvano, né si vuole scoraggiare e far cadere nella rassegnazione. Questa espressione intende in-vece essere un serio avvertimento a non cullarsi nella sicurezza, a impiegare tutte le proprie forze per corrispondere alla chiamata di Dio.

d.G.


Domenica XXVII^ del Tempo Ordinario

Domenica XXVII^ del Tempo Ordinario

8 OTTOBRE 2023

IL CAMPO DA COLTIVARE

Gesù descrive la storia del popolo ebreo, e la nostra storia personale.
Non solo una vigna, ma la vita, le persone, la fede e tanti beni in questo mondo.
Riconosciamo tutto come dono di Dio, non come nostra proprietà, ma come terreno da coltivare per il bene di tutti.
Ripartiamo dal Vangelo, dalla vita della comunità cristiana alla quale apparteniamo, da una presenza viva e attenta nella società, nel lavoro, nella scuola.
Il Signore ci chiama ad essere suoi collaboratori, non come servi, ma come figli amati.

Ottobre mese del Rosario
siccome tra l’11 settembre e l’11 ottobre ricorre l’anniversario
delle principali vittorie cristiane, il mese di ottobre, in cui cade la
festa della Madonna del Rosario, (7 ottobre, anniversario di Lepanto 1571),
oltre ad essere il mese missionario è un mese, insieme a maggio, dedicato al culto mariano.

Mercoledì 11 ottobre
Festa della Patrona di Porto Viro
“Maria SS.ma Madre della Chiesa”

ore 18,30
concelebrazione eucaristica
presieduta dal Vescovo con
i parroci della città,
nella Chiesa di Scalon
seguirà la benedizione
solenne della città
sul sagrato della Chiesa

nella nostra parrocchia
mercoledì 11 ottobre
non si celebra la Messa
delle ore 18,00

Giovedì 12 ottobre
dalle ore 18,45 alle ore 19,30
incontro con tutti i genitori
del catechismo, in Chiesa.

PORTARE FRUTTO

La parabola dei vignaioli omicidi è una lettura simbolica della storia del popolo di Israele. Nell’azione del padrone (= Dio) che pianta la vigna (= il popolo di Israele), la circonda di una siepe, vi scava un frantoio, vi costruisce una torre, possiamo vedere tutta la sollecitudine di questo padrone nel fare in modo che la vigna possa godere delle situazioni ottimali per poter portare frutto. L’ultima azione è affidarla a dei vignaioli (= i capi del popolo). Questi, però, anziché essere fedeli al loro compito di custodi chiamati a consegnare i frutti della vigna al legittimo proprietario, pensano di impossessarsene, uccidendo parte dei servi inviati per il raccolto e il figlio stesso del padrone. A questo punto il racconto della parabola si ferma, Gesù interpella direttamente i suoi interlocutori perché siano loro stessi a continuare la parabola e a proporne la finale. La risposta dei sacerdoti e degli anziani viene quindi ripresa da Gesù e concretizzata: Vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Questo è un duro giudizio su Israele e, nello stesso tempo, un avvertimento per la comunità cristiana. Con la morte di Gesù, pietra che i costruttori hanno scartato ma diventata pietra d’angolo, si è verificata una svolta nella storia del popolo di Israele: i privilegi che gli spettavano in
quanto popolo eletto sono passati al nuovo Israele, la comunità cristiana. Dio ha affidato alla Chiesa le sue promesse, le sue esigenze di giustizia e si attende che porti frutto. Nella conclusione della parabola è importante il riferimento al futuro (sarà tolto … sarà dato …): la parabola dei vignaioli omicidi è per noi un monito che ci impedisce di sentirci persone che hanno già posto un’ipoteca sulla salvezza. Se non siamo disponibili a restituire a Dio i frutti, corriamo il rischio di essere cacciati e di vederci tolto questo grande dono. Le promesse di Dio sono per coloro che si impegnano a portare frutto e aderiscono alla volontà del Padre, solo questa è la condizione che potrà consentire alla comunità cristiana di essere legittima amministratrice dell’eredità che ha ricevuto.

d.G.

Cuori ardenti, piedi in cammino

Il tema scelto dal Papa per la giornata missionaria mondiale prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus nel vangelo di Luca “Cuori ardenti, piedi in cammino” e coincide anche con il tema scelto dall’Ufficio per la cooperazione missionaria fra le Chiese.
Papa Francesco fa notare tre immagini chiave di questo racconto: cuori ardenti dei discepoli, mentre Gesù spiega loro le Scritture,occhiaperti quando lo riconoscono nello spezzare del pane e infine piedi in cammino come nuovo inizio di una relazione e missione con Gesù.

DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
PER IL MESE MISSIONARIO
Contemplare la testimonianza dei missionari ci sprona ad essere coraggiosi e a pregare con insistenza «il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe» (Lc 10,2); infatti siamo consapevoli che la vocazione alla missione non è una cosa del passato o un ricordo romantico di altri tempi. Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano ca-paci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore…


Domenica XXVI^ del Tempo Ordinario

Domenica XXVI^ del Tempo Ordinario

1 ottobre 2023

IL SI’ DELLA SALVEZZA

Guardando la parabola di questi due figli, ciascuno può ricordare quante volte il suo Sì è diventato No, e magari anche quante volte il No è diventato Sì, volgendo in bene le scelte della vita.
Abbiamo sotto gli occhi Gesù, che ‘si è fatto obbediente fino alla morte di Croce’; abbiamo sotto gli occhi tanti fratelli e sorelle che si sono convertiti, nel passato e nel presente:
un incontro, una presenza, un avvenimento diventano una grazia che salva.
Guardiamo, domandiamo, decidiamo.

Mercoledì 11 ottobre Porto Viro celebra

la Festa della Patrona
“Maria SS.ma Madre della Chiesa”

Ore 18,30 solenne concelebrazione eucaristica
presieduta dal Vescovo con i parroci della città,
nella Chiesa di Scalon
seguirà
la benedizione solenne della città
sul sagrato della Chiesa

Mercoledì 11 ottobre
Festa della Patrona di Porto Viro
“Maria SS.ma Madre della Chiesa”

In preparazione alla festa
venerdì 6 ottobre
il Vescovo incontra nella Chiesa
di Taglio di Donada
le comunità parrocchiali di Porto Viro
e tratta il tema:
“Partirono senza indugio”
per costruire comunità cristiane.

martedì 3 ottobre alle ore 18,30
si incontrano i catechisti
mercoledì 11 ottobre alle ore 19
incontro con i genitori

I Santi della settimana
Domenica 1° ottobre
Santa Teresa di Lisieux

Lunedì 2 ottobre
Santi Angeli Custodi

Mercoledì 4 ottobre
San Francesco d’Assisi
patrono d’Italia

Giovedì 5 ottobre
S. Maria Faustina Kowalska

Sabato 7 ottobre
Beata Vergine Maria
del Rosario

Due fratelli, due risposte.

La «parabola dei due figli» contrappone tra loro due diversi comportamenti: due figli reagiscono in maniera diversa alla richiesta del padre che li invita ad andare a lavorare nella vigna. Il primo figlio si dichiara
subito pronto, ma poi non si reca al lavoro; il secondo rifiuta l’invito, ma poi ci ripensa e va a lavorare nella vigna. Questo diverso comportamento consente di ricavare una prima indicazione: non conta «il dire» è necessario «il fare». Non è importante l’obbedienza apparente, l’entusiasmo facile e inconcludente, è importante «il fare». Questo tema non è nuovo nel vangelo di Matteo: l’immagine che conclude il «discorso della montagna» aveva già messo in luce questo importante principio. La stessa idea viene ripresa anche nelle invettive contro scribi e farisei; la loro condanna, infatti, si basa proprio su questa dichiarazione: Essi dicono e non fanno (23,3). Gesù intende dire a quanti si scandalizzavano per il fatto che lui si rivolgeva e frequentava pubblicani e peccatori che, se questi ultimi cambiano vita, sono più vicini alla salvezza dei sedicenti «giusti» che parlano bene ma razzolano male, dicono e non fanno. Un altro insegnamento si ricava dal «ripensamento» del secondo figlio. C’è sempre la possibilità di trasformare il «no» in un «sì», ed è questo che
conta, è questo che è importante. Dio è paziente, l’ultima parola non è mai detta, c’è sempre tempo per cambiare. Anche se si imboccano strade che portano lontano dal Signore, c’è sempre la possibilità di ritornare sulla retta via. Il Signore non chiude mai la porta in faccia a nessuno, anzi lascia sempre un pertugio aperto perché: Dio non gode della morte del malvagio, ma vuole che il malvagio si converta e viva (Ez 33,11). Anche noi – come il primo figlio della parabola – possiamo dire “sì” e poi adagiarci su quanto abbiamo fatto, ritenendoci a posto, pensando che non abbiamo più nulla da fare. Siamo invece invitati da questa pagina evangelica a rinnovare sempre il nostro “sì” fattivo e concreto alla volontà del Padre, un “sì” che va riconfermato ogni giorno della nostra vita.

d.G.

Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
Percorso Catechisti 2023
“VOCAZIONE”

Lunedì 2 ottobre
Celebrazione con il rito del Mandato da parte del Vescovo Giampaolo ai catechisti e animatori; chiesa parrocchiale di
Maria della Visitazione a Donada ore 18.30.
Gli incontri si terranno presso il Centro Pastorale della parrocchia
di San Bartolomeo a Contarina dalle ore 18.30 alle ore 20.00.


Domenica XXV^ del Tempo Ordinario

Domenica XXV^ del Tempo Ordinario

24 settembre 2023

CON LA LIBERTA’ E LA RESPONSABILITA’ DEI FIGLI

E’ bello vivere la vita come vocazione. È una chiamata ad amare e lavorare con responsabilità e dedizione. La vita è una missione: otteniamo il bene nostro mentre facciamo il bene degli altri. Rinnoviamo lo sguardo e il cuore, nella ripresa delle normali attività: lavoro, scuola, impegno in comunità, responsabilità verso il mondo. Domandiamo la grazia di eliminare ogni pretesa sull’esito, su risultati, gratificazioni, ricompense. Il campo è del Signore e la ricompensa è la sua amicizia: Egli non ci tratta da operai, ma da amici.

24 settembre Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

La Chiesa celebra questa giornata dal 1914. È sempre un’occasione per esprimere la sua
preoccupazione per le varie persone vulnerabili che devono lasciare la loro casa per un motivo
o per l’altro; è anche un’opportunità per pregare per loro mentre affrontano molte sfide.

* * *

sabato 30 settembre alle ore 9.00

a Verona la fase regionale del convegno ecclesiale triveneto sulla liturgia dal titolo:
“Ritrovare forza dall’Eucaristia”.
Promosso dalla commissione regionale per la liturgia.

Mercoledì 11 ottobre
Festa della Patrona di Porto Viro
“Maria SS.ma Madre della Chiesa”

In preparazione alla festa
venerdì 6 ottobre
il Vescovo incontra nella Chiesa
di Taglio di Donada
le comunità parrocchiali di Porto Viro
e tratta il tema:
“Partirono senza indugio”
per costruire comunità cristiane.

I Santi della settimana
Mercoledì 27
S. Vincenzo De Paoli
«La carità quando dimora in un’anima
occupa interamente tutte le sue
potenze; nessun riposo; è un fuoco
che agita continuamente: tiene sempre
in esercizio, sempre in moto la
persona una volta che ne è infiammata»

Venerdì 29
Ss. Michele, Gabriele
e Raffaele arcangeli
Il Martirologio commemora insieme
i santi arcangeli Michele, Gabriele e
Raffaele. La Bibbia li ricorda con
specifiche missioni:
Michele avversario di Satana,
Gabriele annuncia il potere divino;
Raffaele il soccorritore.

Sabato 30
San Girolamo
Gerolamo, è stato un biblista, traduttore,
teologo e monaco . Tradusse in
latino parte dell’Antico Testamento
greco e, successivamente, l’intera
Scrittura Ebraica.

Un Dio contestato

Il vangelo presenta la parabola dei servi mandati a lavorare nella vigna. Questa parabola pone una serie infinita di domande: Che senso ha chiamare operai alla sera? Perché il padrone impartisce l’ordine di dare
a tutti lo stesso salario? È giusto che gli ultimi, per il lavoro di un’ora, ricevano la stessa paga dei primi che hanno faticato tutta la giornata? È veramente il desiderio di giustizia a ispirare la reazione dei primi operai? Gesù intende presentare un caso di bontà imprevedibile. Il padrone diventa simbolo di Dio, che è sovranamente libero e misericordioso, e che nell’elargire i suoi doni non si lascia condizionare dalle opere compiute, ma solo dall’amore. La cosa che maggiormente colpisce è la bontà del padrone (= Dio), la sua ricerca degli operai, il suo darsi premura di quanti che se ne stavano senza far niente perché nessuno li aveva presi a giornata.
L’imprevedibilità di Dio, che nasce dall’amore, non viene capita dagli operai della prima ora, ma riesce difficile anche a noi, perché fa parte di una logica diversa dalla nostra. Si tratta di una giustizia basata non sul «tanto mi dai, tanto ti do», ma di un modo di giudicare che legge nel fondo delle persone e delle situazioni, che si fonda sul diritto di ogni uomo ad avere ciò che è indispensabile per vivere e realizzarsi. Questo modo di pensare va contro la mentalità di quanti sono sempre alla ricerca dei primi posti, dei privilegi, del successo a ogni costo, della meritocrazia e della selezione. Dio chiama a ogni ora. Il momento in cui arriva la chiamata
non ha importanza, la cosa importante è essere pronti, afferrare l’occasione. Se Dio agisce con bontà verso gli ultimi chiamati, non è perché trascura chi ha faticato e lavorato di più, ma perché ama anche gli ultimi, non solo i primi. L’interrogativo rivolto al portavoce dei primi operai: È forse il tuo occhio cattivo perché io sono buono? [traduzione letterale del greco] (v. 15), è rivolto anche a noi oggi. Forse siamo anche noi tra coloro che mugugnano e condannano la bontà di Dio verso quelli dell’ultima ora. L’agire di Dio è, e sarà sempre, sorprendente, non corrisponde alle nostre anguste vedute. L’uomo deve imparare ad aprirsi a questa logica di Dio caratterizzata da una infinita bontà.

d.G.

Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
Percorso Catechisti 2023
“VOCAZIONE”

Lunedì 25 settembre
“Eccomi manda me “… la risposta alla chiamata,
nella Scrittura e nella storia della Chiesa.
Suor Barbara Danesi
Suora Francescana Elisabettina animatrice vocazionale – Padova

Lunedì 2 ottobre
Celebrazione con il rito del Mandato da parte del Vescovo Giampaolo ai catechisti e animatori; chiesa parrocchiale di
Maria della Visitazione a Donada ore 18.30.
Gli incontri si terranno presso il Centro Pastorale della parrocchia
di San Bartolomeo a Contarina dalle ore 18.30 alle ore 20.00.


Domenica XXIV^ del Tempo Ordinario

Domenica XXIV^ del Tempo Ordinario

17 settembre 2023

LA CHIESA, CASA DI MISERICORDIA

La Chiesa è la casa della misericordia.
Chiamati e salvati nel battesimo, convocati nella Eucaristia, perdonati nella confessione, possiamo vivere in modo nuovo i rapporti familiari, amicali, sociali.
L’esperienza dell’accoglienza e della misericordia del Signore, ci apre all’accoglienza e alla misericordia verso il prossimo.
Cominciamo a praticarla fin dal mattino, fin da questa domenica, a casa nostra e con le persone che incontriamo oggi.

Domenica 17 settembre 2023
in tutte le parrocchie d’Italia, torna la
Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del
clero diocesano, giunta alla XXXV edizione
“I sacerdoti, donando sé stessi, ci insegnano che Dio è la realtà più bella dell’esistenza umana”,
ha detto Papa Francesco. Sono circa 32mila in Italia i preti che quotidianamente
fanno spazio a chiunque bussi e chieda, offrono il loro tempo,
dividono volentieri un pezzo di strada e ascoltano le difficoltà di tutti.

CATECHISMO

Mentre i Catechisti stanno
completando il
Corso di aggiornamento
ci stiamo preparando all’inizio
dell’anno catechistico che
inizierà prossimamente
con l’incontro con i genitori.

I Santi della settimana

Mercoledì 20
Andrea Kim Taegon
è stato un presbitero coreano.
È stato proclamato santo da
papa Giovanni Paolo II nel 1984 nella
cattedrale di Seul ove riposano le
sue spoglie. Con san Paolo Chong Hasang,
il capofila dei 103 santi martiri coreani.

Giovedì 21 settembre
S. Matteo ap. ed ev.

Sabato 23 settembre
S. Pio da Pietrelcina

Perdonare le offese

Pietro si avvicina a Gesù e rivolge una domanda relativa ai limiti del perdono. La disponibilità al perdono è implicita in Pietro che però si interroga sul limite quantitativo del perdono. È convinto che a un certo punto la misura sia colma. Il limite che Pietro pone nella sua domanda (sette volte) si spinge oltre quello previsto dalla prassi rabbinica, che prevedeva il perdono tre volte: «Se un uomo pecca una volta, due volte, o tre volte, lo si perdona; se pecca una quarta volta non lo si perdona». Mostrando la sua disponibilità al perdono fino a sette volte, Pietro ritiene di essere venuto incontro alle esigenze di Gesù. Il Maestro, però, nella sua risposta toglie ogni limite al perdono: Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Gesù insegna che per il cristiano non arriva mai il momento in cui può dire: ho perdonato abbastanza.
Gesù commenta la sua risposta con la «parabola del servo spietato». Nella prima parte della parabola l’attenzione cade sulla misericordia del padrone. Il debito che il servo ha contratto con il suo padrone è enorme e supplica per ottenere una proroga nel pagamento. Il padrone si muove a compassione e non si limita a concedergli la proroga richiesta, ma arriva all’estinzione del debito. Nel secondo quadro, il servo nei confronti di un suo compagno non segue l’esempio del padrone, l’unica cosa che lo interessa è la riscossione di ciò che gli è dovuto, un’esiguità rispetto a quanto gli era stato condonato dal padrone, e fa mettere il suo collega in prigione. Nel terzo quadro, proprio a motivo della sua mancata misericordia, il primo servo perde il beneficio ricevuto, viene ricaricato del suo debito e messo in prigione. La sentenza conclusiva presenta l’applicazione della parabola alla comunità: Dio si comporterà allo stesso modo con quanti non perdonano di cuore il fratello. Siamo tenuti a perdonare perché davanti a Dio siamo tutti peccatori e bisognosi di perdono. Dio ci accorda il suo perdono nella misura in cui ci apriamo al perdono nei confronti dei nostri fratelli. La vita cristiana si snoda tra due estremi che la qualificano: un passato di perdono dei peccati, un futuro di misericordia necessaria per entrare nel regno. Il tempo presente deve es-sere tempo di fraterno scambio di perdono … e senza alcun limite!

d.G.

Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
Percorso Catechisti 2023
“VOCAZIONE”

Lunedì 18 settembre
Come comunicare il messaggio della “chiamata”
ai nostri fanciulli e ragazzi.
Laboratorio di contenuti attraverso diverse metodologie.
Marzia Filippetto
Collaboratrice Apostolica Diocesana

responsabile casa di Spiritualità La Madonnina – Fiesso d’Artico

Lunedì 25 settembre
“Eccomi manda me “… la risposta alla chiamata,
nella Scrittura e nella storia della Chiesa.
Suor Barbara Danesi
Suora Francescana Elisabettina animatrice vocazionale – Padova

Lunedì 2 ottobre
Celebrazione con il rito del Mandato da parte del Vescovo Giampaolo ai catechisti e animatori; chiesa parrocchiale di
Maria della Visitazione a Donada ore 18.30.
Gli incontri si terranno presso il Centro Pastorale della parrocchia
di San Bartolomeo a Contarina dalle ore 18.30 alle ore 20.00.

Ca’ Cappellino
festa patronale della
Natività della Beata Vergine Maria


Domenica XXIII^ del Tempo Ordinario

Domenica XXIII^ del Tempo Ordinario

10 settembre 2023

UNA VITA NUOVA NELLA COMUNITA’ DELLA CHIESA

Nessuno si basta da solo.
Nessuno nasce da solo né si fa cristiano da solo.
Nasciamo e cresciamo nella comunità della Chiesa, che ogni domenica si rende evidente nella celebrazione eucaristica, centro vivo di ogni persona e di ogni comunità.
Riconosciamo questa appartenenza, sorgente di fede e di carità per ogni cristiano.
Domandiamo per ciascuno di noi il dono della misericordia e della riconciliazione verso i fratelli, a partire dai più vicini.

AVETE UN GRANDE PATRONO

Il Santo Patrono ci parla di una vicinanza particolare e della sua intercessione per noi presso il Padre. Non è cosa da poco se il Patrono poi è anche un Apostolo. La festa del Patrono viene ogni anno a lucidare la nostra fede e la qualità della nostra appartenenza a questa Comunità. Come è andata quest’anno? Bene, a parere di molti! Bene la preparazione con la proiezione del film: “Uomini di Dio” e con l’incontro con l’autore di “Come legni spiaggiati” e bene la festa di giovedì 24 con le parole prezioseche il Vescovo ci ha rivolto. Un grazie sincero ai diversi collaboratori e una preghiera a San Bartolomeo per la vita della nostra Comunità.

NATIVITÀ DI MARIA

Domenica 10 settembre
alle ore 18,00
celebriamo a Ca’ Cappellino
la festa patronale della
Natività della Beata Vergine Maria.
In questa domenica viene
sospesa la celebrazione della Messa
delle ore 18 a San Bartolomeo.

Dopo la Messa ci sarà la Processione
e l’inaugurazione dei locali
dell’ex Centro Sociale
dati in uso alla nascente
Pro Loco di Contarina.

Presentazione del libro:
“Come legni spiaggiati”

La correzione fraterna

L’ evangelista Matteo nel “discorso ecclesiale” ha raccolto l’insegnamento di Gesù relativo alla vita comunitaria. Il nostro brano ricorda tre parole di Gesù. Nella prima, Gesù affronta un problema pratico: come comportarsi quando un fratello sbaglia? La prima cosa da fare, dice Gesù, è cercare di correggere il fratello. Lavarsene le mani significa lasciare il fratello nella possibilità di radicalizzare il proprio peccato, e quindi significa connivenza con il peccato. I passi da attuare per recuperare il fratello alla co-munione ecclesiale non devono essere dettati da propositi punitivi, ma finalizzati al reinserimento nella comunità di chi ha sbaglia-to. La seconda parola riguarda il perdono dei peccati. “Legare e sciogliere” è una espressione rabbinica che indica la possibilità di perdonare. Non si parla infatti solo di “legare”, ma anche di “sciogliere”. L’esclusione del peccatore lascia sempre aperta la possibilità della sua conversione e quindi del suo reinserimento nella comunità. Nella comunità cristiana continua il peccato, ma continua ancora più ostinato il perdono di Dio.
La terza parola di Gesù riguarda la preghiera, e la preghiera di cui si parla è quella che si innalza al Signore per chiedere che aiuti il fratello che ha sbagliato a prendere coscienza del suo errore e a ravvedersi. Gesù mette in luce l’efficacia della preghiera comunita-ria, l’accento però non è posto sulla preghiera fatta insieme, ma sulla “concordia”. Solo una comunità unita e concorde sperimenta la presenza del Signore. Solo una comunità che cammina insieme costituisce il luogo e la garanzia della presenza del Signore. Dove c’è una comunità che prega “concorde”, là Dio è presente.

d.G.

Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
Percorso Catechisti 2023
“VOCAZIONE”

Lunedì 11 settembre
La vita come chiamata a una “Relazione”,
per esserne testimoni e annunciatori.
Don Duccio Zeni
Responsabile comunità vocazionale e animatore vocazionale, assistente regionale Scout – Presbitero diocesi di Trento

Lunedì 18 settembre
Come comunicare il messaggio della “chiamata”
ai nostri fanciulli e ragazzi.
Laboratorio di contenuti attraverso diverse metodologie.
Marzia Filippetto
Collaboratrice Apostolica Diocesana

responsabile casa di Spiritualità La Madonnina – Fiesso d’Artico

Lunedì 25 settembre
“Eccomi manda me “… la risposta alla chiamata,
nella Scrittura e nella storia della Chiesa.
Suor Barbara Danesi
Suora Francescana Elisabettina animatrice vocazionale – Padova

Lunedì 2 ottobre
Celebrazione con il rito del Mandato da parte del Vescovo Giampaolo ai catechisti e animatori; chiesa parrocchiale di
Maria della Visitazione a Donada ore 18.30.
Gli incontri si terranno presso il Centro Pastorale della parrocchia
di San Bartolomeo a Contarina dalle ore 18.30 alle ore 20.00.


Domenica XXII^ del Tempo Ordinario

Domenica XXII^ del Tempo Ordinario

3 settembre 2023

Donarsi per amore

La confessione di fede di Pietro è seguita dal primo annuncio della passione, ma qui l’apostolo sembra essere un’altra persona, tanto che Gesù lo identifica con Satana. Questo scontro con Pietro offre a Gesù l’occasione per insegnare che cosa significhi seguirlo, essere suoi discepoli. Le parole di Gesù sono chiare: Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Essere discepoli di Gesù significa seguire il suo stile di vita, fare le sue scelte, essere pronti ad accettare anche la croce.
«Prendere la croce» vuol dire rimanere fedeli a lui sempre. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. È la logica della croce, è il linguaggio dell’amore che Gesù è venuto a portare sulla terra. Come Gesù ha salvato il mondo con il suo apparente fallimento, giungendo al culmine della sua azione salvifica proprio nel momento della passione e morte, così anche i discepoli, ogni volta che sopportano sofferenza e umiliazione per non cedere al compromesso, per essere fedeli a Dio e al suo piano sul mondo, diventano causa di salvezza, manifestazione della potenza di Dio: Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto (Gv 12,24).
Quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? Le parole di Gesù sono chiare: la cosa più importante è fare in modo di giungere alla vita eterna, quella vita che ci aspetta se poniamo in Dio tutta la nostra fiducia e speranza. Il Figlio dell’uomo renderà a ciascuno la sua ricompensa secondo le sue azioni: chi mette al primo posto l’amore a Dio e la fede in Cristo, otterrà una grande ricompensa.

Ca’ Cappellino

 La Parrocchia di Ca’ Cappellino
si sta preparando alla festa della
Natività di Maria
(Santa Maria nascente)
che si terrà
domenica 10 settembre
con la celebrazione della messa
alle ore 18 e con la Processione.

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico
la chiesa del Cristo, a Chioggia
aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023
al 7 gennaio 2024.

Occasione speciale per entrare
in contatto personale con quella
reliquia unica, interrogante,
inquietante e commovente,
in un contesto di storia e di arte
che culmina nel “corpo” martoriato sotto
al maestoso crocifisso
della Chiesa di San Domenico.


Domenica XX^ del Tempo Ordinario

Domenica XX^ del Tempo Ordinario

20 Agosto 2023

Signore, aiutami

Il vangelo descrive l’incontro di Gesù con una donna straniera, una cananea. Gesù sembra non prestare la minima attenzione alla donna che però non si arrende, continua con insistenza a domandare aiuto, tanto che gli stessi discepoli alla fine si rivolgono a Gesù chiedendo che la ascolti. Che cosa avremmo fatto al posto della donna? Forse avremmo messo in dubbio la capacità di Gesù di operare il miracolo richiesto. Forse avemmo maledetto quella persona che non voleva dare ascolto alla nostra supplica. Forse avremmo semplicemente taciuto e, con il cuore pieno di rabbia, ce ne saremmo tornati a casa con i nostri problemi irrisolti. La cananea invece continua a insistere e alla fine Gesù la ascolta: Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri.
L’evangelista, nello stendere questo fatto, ha avuto certamente preoccupazioni di natura teologica. La comunità cristiana primitiva doveva spiegare come mai la Chiesa stava avendo grande diffusione tra i pagani, mentre Gesù aveva predicato quasi esclusivamente alle pecore perdute della casa di Israele. Per legittimate questa nuova presenza nella Chiesa, l’evangelista Matteo si serve di questo episodio che ha per protagonista una donna straniera e, sottolineando la sua grande fede, afferma che ciò che diventa discriminante per diventare cristiani è la fede in Gesù.
È stata la fede forte e incrollabile di questa donna che ha fatto sì che Gesù intervenisse in suo favore. Di qui una domanda per ciascuno di noi: Fino a che punto la mia fede rimane viva, anche quando sembra che Dio non dia ascolto alle mie preghiere? È facile credere quando tutto va bene e non si incontrano problemi. Ma è proprio nei momenti bui e difficili, nei momenti in cui sembra che Dio non ci dia ascolto, che si è chiamati a mostrare, come la donna cananea, la propria fede: Signore, aiutami!

Martedi 22 agosto ore 21,00
salone Opere Parrocchiali

proiezione del film di Xavier Beauvois

UOMINI DI DIO

Il martirio dei Monaci Benedettini
avvenuto in Algeria nel 1986

 

Parrocchia di
San Bartolomeo apostolo
Porto Viro
FESTA DEL PATRONO
La comunità intera
si dispone a celebrare
la Solennità di
San Bartolomeo apostolo
giovedì 24 agosto

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico
la chiesa del Cristo, a Chioggia
aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023
al 7 gennaio 2024.

Occasione speciale per entrare
in contatto personale con quella
reliquia unica, interrogante,
inquietante e commovente,
in un contesto di storia e di arte
che culmina nel “corpo” martoriato sotto
al maestoso crocifisso
della Chiesa di San Domenico.


Domenica XIX^ del Tempo Ordinario

Domenica XIX^ del Tempo Ordinario

13 agosto 2023

LA MANO CHE SALVA

Un fatto reale e un simbolo della vita: questo il Vangelo di oggi.
Nella tempesta della vita, il Signore è presente, ci raggiunge e ci solleva.
Di questa fede – come riconoscimento e accoglienza del Signore presente – abbiamo bisogno per sperare, lavorare, amare, perdonare, riprendere
ogni giorno il cammino.
La mano del Signore ci raggiunge e sostiene, come con Pietro.
Una mano leggera come un soffio – come per Elia nella prima lettura – che
ci afferra fortemente.
Riconosciamola nel segno di un amico, un’occasione, un avvenimento, la nostra comunità, la nostra famiglia…

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2023

ASSUNZIONE DELLA
BEATA VERGINE MARIA MARIA,

IL NOSTRO PASSATO, PRESENTE, FUTURO

Maria attraversa tutta la nostra vita, fino al compimento finale che è la gloria del Paradiso. Non cenere, non dispersione nel nulla, ma una vita piena. Così come Maria è stata ‘piena di grazia’, sulla terra: rispondendo alla chiamata del Padre, accogliendo il Figlio come Madre, collaborando con la grazia dello Spirito Santo. Maria riunisce tutto il nostro passato, ci accompagna nel presente, ci attende e accoglie per il futuro.

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico, la chiesa del Cristo, a Chioggia, aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023 al 7 gennaio 2024.
Occasione speciale per entrare in contatto personale con quella reliquia unica,
interrogante, inquietante e commovente, in un contesto di storia e di arte che culmina nel “corpo”
martoriato sotto al maestoso crocifisso della Chiesa di San Domenico.

Parrocchia di
San Bartolomeo apostolo
Porto Viro
FESTA DEL PATRONO
La comunità intera
si dispone a celebrare
la Solennità di
San Bartolomeo apostolo
giovedì 24 agosto

I SANTI DELLA SETTIMANA
Martedì 15 agosto
Assunzione B. V. Maria

Orario festivo delle S.S. Messe

Sabato 26 agosto ore 18,00
San Pio X e
Beato Don Sandro Dordi

a Taglio di Donada

Abbiate fede, sono io!

Gesù, dopo la moltiplicazione dei pani e dopo aver congedato la folla, ordina ai discepoli di precederlo sull’altra riva del lago e nel frattempo si ritira in solitudine a pregare sulla montagna. Mentre si avvicina all’altra sponda del lago, la barca dei discepoli comincia a essere sballottata dalle onde. Nella notte e nella burrasca, Gesù si avvicina camminando sulle acque, ma i discepoli sono incapaci di riconoscerlo e, presi dalla paura, pensano a un fantasma. Gesù però li rassicura: Coraggio, sono io, non abbiate paura! La barca sballottata dal mare, la paura dei discepoli, il grido di Pietro, sono immagini della Chiesa e del singolo credente alle prese con le difficoltà della vita. Anche noi ci possiamo trovare in situazioni che rendono la vita simile a una barca sballottata dalle onde. Anche a noi può capitare, come ai discepoli, che nel momento della difficoltà non vediamo Dio, ma uno spettro minaccioso. Nei momenti difficili non dobbiamo mai dimenticare che il Signore cammina con noi: Abbiate fede, sono io! Non abbiate paura! Il Signore è sempre con noi, anche se non lo vediamo, anche se non sempre comprendiamo ciò che accade intorno a noi e in noi. Non è sempre facile confidare in Dio! Ci sono preoccupazioni e paure della vita che trascinano verso il basso. In queste situazioni spesso pensiamo: Dio dorme, Dio non è con noi quando abbiamo bisogno di lui, Dio non esiste affatto. In questi momenti difficili non dobbiamo perderci d’animo, dobbiamo solo aprire gli occhi e scoprire che il Signore
continua a essere accanto a noi. Anche Pietro ha gridato: Signore, salvami! La sua fiducia era venuta meno, ma Gesù non lo ha abbandonato. Dio non ci abbandonerà mai, anche se accadono cose che sembrano così dure e difficili da non avvertire più la sua presenza che ci accompagna e sostiene. Anche in queste situazioni dobbiamo sempre confidare in Colui che ci dice: Abbiate fede, sono io!

d.G.


Domenica XVIII^ del Tempo Ordinario

Domenica XVIII^ del Tempo Ordinario

6 agosto 2023

ANTICIPO DI PARADISO

Trasfigurazione: come la bellezza dei monti, del mare, di un paesaggio meraviglioso.
Un po’ come le persone “belle” che incontriamo nella vita.
Gesù manifesta sul monte la bellezza del suo Corpo trasfigurato, anticipo della sua risurrezione.
E’ una promessa per i suoi amici e per tutti.
E’ la risposta al desiderio di bellezza, verità, amore e pace che portiamo in cuore.
Gesù si rivela a noi fin da questa vita, dandoci anticipi di paradiso attraverso tutte le circostanze, vissute insieme a Lui.

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico, la chiesa del Cristo, a Chioggia, aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023 al 7 gennaio 2024.
Occasione speciale per entrare in contatto personale con quella reliquia unica,
interrogante, inquietante e commovente, in un contesto di storia e di arte che culmina nel “corpo”
martoriato sotto al maestoso crocifisso della Chiesa di San Domenico.

Parrocchia di
San Bartolomeo apostolo
Porto Viro
FESTA DEL PATRONO
La comunità intera
si dispone a celebrare
la Solennità di
San Bartolomeo apostolo
giovedì 24 agosto

Santa Chiara d’Assisi
Venerdì 11 agosto
Ore 7,30 S.Messa con il nostro
Vescovo Mons. Giampaolo Dianin

Ascoltalelo!

L’episodio della trasfigurazione avviene dopo il primo annuncio della passione. Gesù aveva detto ai discepoli che i capi lo avrebbero arrestato e ucciso, ma il terzo giorno sarebbe risuscitato. Pietro aveva protestato e Gesù lo aveva rimproverato definendolo «satana» (= tentatore), perché non pensava secondo Dio, ma secondo gli uomini. La prospettiva di una fine così ingloriosa di Gesù aveva fatto cadere i sogni e le attese di
grandezza di Pietro e degli altri discepoli. La trasfigurazione ha lo scopo di sostenere la fede dei discepoli e di aiutarli a perseverare con lui fino a Gerusalemme. Gesù trasfigurato offre infatti a Pietro Giacomo e Giovanni un anticipo della gloria della risurrezione e fa loro capire chi si nasconde nella sua persona. Nel racconto del battesimo la voce del Padre aveva presentato Gesù come «il Figlio mio, lʼamato», ora la stessa voce invita i discepoli a fidarsi di Gesù: «Ascoltatelo!». I discepoli sono sollecitati a fidarsi di Gesù e a seguirlo sempre e dovunque. Nella visione, intervengono Elia e Mosè, simbolo della profezia e della Legge, e quando la nube scompare escono di scena e rimane solo Gesù. La novità da capire è proprio questa: il passato (= i profeti e la Legge) è alle spalle, il presente e il futuro appartengono a Gesù ed è lui solo che ora bisogna ascoltare, bisogna fidarsi della sua parola, stare con lui fino al compimento del disegno di Dio a Gerusalemme, anche se questo disegno sembra scandaloso. La trasfigurazione di Gesù aiuta a capire che alla luce si arriva attraverso la croce, alla gloria della risurrezione si arriva impegnandosi a superare, con fede e coraggio, i problemi che la vita presenta. Gesù si trasfigura in un luogo appartato, su un «alto monte»: per incontrare il Signore bisogna conquistarsi spazi di silenzio e di raccoglimento, perché solo nel silenzio si può ascoltare Dio che parla.

d.G.