V domenica di Pasqua
V domenica di Pasqua
7 maggio 2023

L’OPERA DI DIO E LA NOSTRA
Anche noi come gli apostoli nel cenacolo, riceviamo le confidenze di Gesù e con l’apostolo Filippo gli domandiamo:
Mostraci Dio, mostraci il Padre.
Ritroviamo Dio nel segno concreto di Gesù, Figlio mandato dal Padre a compiere la sua opera di salvezza.
Quali altre strade cercare, quali altre strade percorrere?
Gesù è via, verità e vita.
Stringendoci a Lui, pietra viva, nella comunità della Chiesa, la nostra vita e la nostra opera non vanno perdute, ma servano per la costruzione di un mondo nuovo.
FESTIVAL BIBLICO
CHIOGGIA 19 – 21 maggio
Sarà il libro biblico della Genesi – e in particolare i capitoli dall’1 all’11 – il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale della 19° edizione del Festival Biblico, il festival promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo per stimolare una riflessione sulla contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane. Al progetto aderiscono le Diocesi di Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia – quest’ultima alla sua prima edizione.
Vi invitiamo a seguire il ricco programma proposto nel volantino
Il Fioretto
del mese di Maggio
Il mese di Maggio ci mette
insieme a pregare con
il Rosario per chiedere alla
Madonna di Fatima
il dono della pace.

Si recita il Rosario ogni sera
in Chiesa
alle 17,30, prima della Messa.
A Sant’Antunin da Po
ogni sera alle ore 20,30
In Parrocchia
dal lunedì al venerdì
alle ore 20,45
Con i ragazzi e i genitori il Fioretto si terrà
al mercoledì alle ore 20,45, in Chiesa
Gesù via, verità e vita
Il vangelo di questa domenica segna l’inizio dei «discorsi di addio» (Giovanni cc. 14-17). L’«ora» di Gesù si avvicina e nelle sue parole domina la preoccupazione di consolare i discepoli per la sua imminente partenza. Queste pagine sono il testamento spirituale di Gesù preoccupato per il bene dei suoi che sta per lasciare. Egli intende rassicurare i discepoli sul proprio e loro destino. La sua partenza non è da considerare la conclusione della loro bella avventura insieme. Gesù parte per andare a preparare un posto nella casa del Padre e per potersi poi ricongiungere tutti: Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi.
Gesù si presenta ai discepoli come colui che apre l’accesso alla «casa» del Padre, colui che apre agli uomini la possibilità dell’incontro con Dio. Gli interrogativi posti da Tommaso e da Filippo consentono a Gesù di chiarire la sua funzione e la sua missione. Tommaso desidera conoscere la via per arrivare al luogo dove Gesù sta per andare. Gesù gli risponde: Io sono la via, la verità e la vita. Gesù propone sé stesso, la sua persona e il suo messaggio come colui che dà autenticità ai desideri più profondi dell’uomo, come colui che dona significato alla vita e la riempie di speranza. Gesù è la via che porta alla vera vita e alla verità della vita, proprio perché lui stesso è la Verità. La richiesta di Filippo – Mostraci il Padre e ci basta – esprime invece la tentazione frequente di prendere scorciatoie per arrivare a Dio e alla verità di sé. Gesù ribadisce di essere l’immagine del Padre, di essere colui che consente l’accesso a Dio. Egli afferma che la salvezza è davanti a loro, è la sua stessa persona, è la relazione con lui che dona la vera vita.
La parola di Gesù ci pone alcune domande e sollecita da noi le risposte. Vogliamo conoscere la «via»? Guardiamo a Cristo: tra i tanti maestri dell’umanità è l’unico in grado di insegnarci la via giusta. Vogliamo conoscere la «verità»? Guardiamo a Cristo: ascoltiamo la sua Parola, unica verità che rischiara il nostro cuore. Vogliamo possedere la pienezza della «vita»? Guardiamo a Cristo: l’unico che sa dare un significato e un fine nuovo al nostro vivere ed è via sicura verso una vita autentica che non finirà mai.
d.G.

Una firma che fa bene
“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”.
Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo
Ecco, quindi, che attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà. “L’obiettivo della campagna 2023 è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni.
Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio.
Dalla Casa della Carità che, a Seregno, offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle Parrocchie solidali di Brindisi, una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale. Dalla Casa Santa Elisabetta, un condominio solidale nel cuore di Verona per donne sole con minori ad Opera Seme Farm, una filiera etica che, nel Salento, promuove i prodotti del territorio generando valore ed occupazione, passando per il Centro di ascolto diocesano di Albano, un luogo accogliente e familiare per chi ha bisogno di assistenza alimentare e non solo. Farsi prossimo con l’accoglienza è la mission del progetto Un popolo per tutti che, a Roccella Jonica, rappresenta un nuovo inizio per i migranti in fuga in cerca di un futuro migliore.
IV domenica di Pasqua
IV domenica di Pasqua
30 aprile 2023
60^ giornata di preghiera per le vocazioni

LA PORTA, L’OVILE, IL PASTORE
Un luogo a cui riferirsi, una casa in cui abitare, un popolo a cui appartenere, un pastore a cui guardare: a questo ci chiama Gesù.
Chi è solo e guarda solo se stesso, è una pecora solitaria che si perde.
Gesù è la porta per entrare nell’ovile della Chiesa.
Gesù è il pastore che custodisce, conduce al pascolo, ha cura di ciascuno.
Questa non solo un’immagine, ma una realtà.
Scopriamo l’ovile e seguiamo il pastore.
Senza questo, finiamo in balia del disorientamento e del nulla.
FESTIVAL BIBLICO
CHIOGGIA 19 – 21 maggio
Sarà il libro biblico della Genesi – e in particolare i capitoli dall’1 all’11 – il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale della 19° edizione del Festival Biblico, il festival promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo per stimolare una riflessione sulla contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane. Al progetto aderiscono le Diocesi di Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia – quest’ultima alla sua prima edizione.
In preparazione al Festival Biblico incontro di preparazione presso le nostre opere parrocchiali
venerdì 5 maggio alle ore 20,45
Il Fioretto
del mese di Maggio
Il mese di Maggio
ci mette insieme
a pregare con il Rosario
per chiedere alla Madonna di Fatima
il dono della pace.
Si recita il Rosario ogni sera
in Chiesa
alle 17,30, prima della Messa.
A Sant’Antunin da Po
ogni sera alle ore 20,30
In Parrocchia
dal lunedì al venerdì
alle ore 20,45
Con i ragazzi e i genitori il Fioretto si terrà
al mercoledì alle ore 20,45, in Chiesa
Festa dell’Oratorio
San Giusto
30 aprile – 1° maggio
Martedì 2 maggio
ore 21,00
presso le opere parrocchiali
presentazione de
“Il Senso Religioso”
Io sono la porta
Il vangelo presenta la similitudine del «pastore». Il tema del pastore e del gregge percorre tutta la Bibbia. Il Salmo 23 ed Ezechiele 34 mettono in luce l’amore di Dio per il suo popolo, la conoscenza reciproca, la comunione di vita, la condanna dei falsi pastori, l’impegno di Dio a radunare il suo popolo. Raccontando la similitudine su questo sfondo biblico, Gesù si presenta come il vero pastore perché, a differenza del mercenario, non viene per rubare le pecore, ma per donare la vita. Il falso pastore pensa a sé stesso e sfrutta le pecore; il vero pastore, invece, pensa alle pecore ed è disposto a dare per loro la vita.
Gesù applica a sé stesso anche l’immagine della «porta»: Io sono la porta delle pecore. Questa similitudine può avere due significati: in riferimento ai capi, Gesù è la porta per la quale si deve passare per essere legittimi pastori; in riferimento ai fedeli, Gesù è la porta per la quale si entra nel Regno e si raggiunge la salvezza. In entrambi i casi si afferma la centralità di Gesù. Solo in Lui vi è salvezza e vita, solo Lui è la porta che conduce alla libertà. Per attraversare questa porta, però, bisogna convertirsi, perché entra solo chi ascolta la voce del pastore.
Il brano evangelico parla anche del comportamento delle pecore e fa’ emergere un terzo tema: la sequela. La sequela è frutto di una chiamata (egli chiama le pecore ciascuna per nome), implica un’appartenenza (le sue pecore), esige ascolto (ascoltano la sua voce). La sequela è comunione di vita, è camminare insieme (cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono), richiede il rifiuto di ogni altro pastore e maestro (un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui). Solo Gesù è il «pastore» e la «porta» dell’ovile, affidarsi a lui significa scegliere la guida sicura che conduce alla vita. Gesù «pastore» si rende visibile nella Chiesa attraverso i suoi ministri. Oggi siamo invitati a pregare il signore della messe perché mandi operai nella sua messe (Lc 10,2). Preghiamo perché coloro che sono chiamati rispondano con un sì generoso al suo amore.
d.G.
Giornata mondiale delle vocazioni
30 aprile 2023
Messaggio del vescovo
La giornata mondiale delle vocazioni non mette a tema solo le vocazioni al presbiterato o alla vita consacrata, anche se queste particolari chiamate ci stanno tanto a cuore. La Chiesa in questa giornata invita tutti i cristiani a rileggere la loro vita come risposta a una chiamata del Signore. Preti, consacrati e consacrate, sposi e missionari, battezzati impegnati nella vita pubblica. Quest’anno papa Francesco nel suo messaggio per questa giornata ha voluto richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa. Così scrive nell’Esortazione Apostolica post-sinodale rivolta ai giovani e a tutto il popolo di Dio: «La pastorale [giovanile] non può che essere sinodale, vale a dire capace di dar forma a un “camminare insieme” che implica una valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa attraverso un dinamismo di corresponsabilità […]. In questo modo, imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo. Essa può attrarre i giovani proprio perché non è un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie» (Christus vivit, 206-207). La figura geometrica del poliedro è cara a papa Francesco che ce l’ha presentata fin dall’inizio del suo ministero e sta ispirando e provocando tutti noi che operiamo nella pastorale (EG 236). Mentre la sfera richiama, in questo contesto, le ricche e feconde riflessioni sul tema della vocazione, il poliedro ci invita a contemplare la pluralità delle vocazioni nella Chiesa. Mentre la sfera richiama la perfezione e il ricco pensiero teologico e pastorale sulla vocazione, un essenziale quadro di riferimento ma troppo perfetto e inevitabilmente un po’ statico, il poliedro rappresenta la complessità, la ricchezza e anche le relazioni e le interazioni tra le vocazioni.
+ Giampaolo Dianin
III domenica di Pasqua
III domenica di Pasqua
23 aprile 2023

GESU’ TORNA A CAMMINARE CON NOI
I discepoli in cammino (in fuga?)
verso Emmaus sono uno specchio in cui possiamo riflettere
la nostra vicenda umana.
Siamo cristiani e abbiamo seguito il Signore.
Siamo rimasti delusi? Perché?
Ci siamo veramente accorti di Gesù risorto o ‘siamo scappati via prima’?
Ci lasciamo accompagnare dalla sua parola che illumina, nel Vangelo e nella parola della Chiesa, o rimaniamo chiusi nella tristezza e nel pregiudizio?
Nell’Eucaristia, nella comunità cristiana, nelle occasioni della vita, Gesù ci incontra oggi e cammina con noi.
60^ GIORNATA MONDIALE
DI PREGHIERA
PER LE VOCAZIONI
30 APRILE 2023
Veglia diocesana di preghiera
per le vocazioni
giovedì 27 aprile ore 21
chiesa di Rosolina
FESTIVAL BIBLICO
CHIOGGIA 19 – 21 maggio
Sarà il libro biblico della Genesi
– e in particolare i capitoli dall’1 all’11 –
il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale della 19° edizione del Festival Biblico, il festival promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo per stimolare una riflessione sulla contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane. Al progetto aderiscono le Diocesi di Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia – quest’ultima alla sua prima edizione.
* In preparazione al Festival Biblico incontro di preparazione a Loreo il 05.05 ore 20,45
GITA – PELLEGRINAGGIO
Lunedì 24 aprile gita pellegrinaggio
al Santuario della Madonna della Corona
con escursione poi sul Lago di Garda.
E’ partita come proposta fatta ai ragazzi
del catechismo e ai loro genitori.


Lo riconobbero nello spezzare il pane
Il vangelo presenta l’incontro di Gesù con due discepoli che, la sera del giorno di Pasqua, stanno ritornando al loro villaggio, Emmaus. Lungo la strada, tristi e sfiduciati, parlano degli avvenimenti riguardanti la fine del loro maestro. Mentre discutono si affianca a loro Gesù, ma non lo riconoscono. Mentre Gesù parla comincia a cambiare qualcosa nel loro animo, lentamente rinasce nel loro cuore la fede in Gesù. Giunti al loro villaggio, i due discepoli invitano il forestiero a fermarsi presso di loro, perché il giorno era ormai al tramonto. È questo gesto di ospitalità che dà loro la possibilità di riconoscere che quel forestiero è Gesù. È un’indicazione importante anche per noi: condividere la gioia, il tempo, il pane con chi è nel bisogno è una delle strade che portano all’incontro con Cristo. Gli occhi dei discepoli si aprono e riconoscono che il pellegrino che si era unito a loro è Gesù quando a tavola spezza il pane. In quello stesso momento Gesù scompare dalla loro vista. Lo scopo dell’apparizione è stato raggiunto: Gesù si è mostrato risorto e li ha resi testimoni della risurrezione. L’annuncio che le donne avevano portato il mattino di Pasqua, e che i discepoli avevano ritenuto non attendibile, non era affatto chiacchiere di donne, era realtà! La gioia dei due discepoli è grande, non possono tenerla per sé e, anche se l’ora è tarda, tornano a Gerusalemme per comunicarla agli altri discepoli.
Questa pagina intende ravvivare in noi la certezza che Gesù è vivo e presente nel mondo. Il Gesù che si affianca ai due discepoli e conversa con loro è il Gesù che cammina nelle strade del mondo al fianco di ogni uomo, di ciascuno di noi. Il Cristo risorto lo incontriamo nel fratello che cammina accanto, nella parola di Dio contenuta nelle Scritture, nell’Eucaristia. Sono questi i tre momenti che hanno portato i due discepoli a riconoscere che quel «forestiero» era Gesù. L’eucarestia alla quale partecipiamo ogni domenica ripercorre l’itinerario scelto da Gesù per farsi riconoscere: Gesù ci raccoglie attorno alla Parola, spezza il pane per noi e con noi, perché sappiamo riconoscerlo e annunciarlo ai fratelli, diventando noi stessi parola e presenza che consola, pane che dona vita e speranza.
d.G.
IL CONVEGNO SULLE TRIVELLAZIONI
IN ALTO ADRIATICO “Terre fragili e provate”
I vescovi sono preoccupati
Ci sono voluti i Vescovi del Delta del Po: Mons. Giampaolo Dianin per la Diocesi di Chioggia; Mons. Pierantonio Pavanello per la Diocesi di Adria-Rovigo; Mons. Gian Carlo Perego per la Diocesi di Ferrara-Comacchio per prendere l’iniziativa “lontani dalle parti politiche e perché vogliamo bene alle nostre terre ed è in questa logica che siamo accanto alle istituzioni” – ha detto nell’introduzione mons. Dianin, che ha continuato – “Da qualche mese è calato il silenzio mentre la logica del problema doveva essere quella di affrontare un tema che per il Delta è molto serio ed importante. Terre fragili e provate. E il convegno vuole essere un momento di ascolto per capire meglio il problema e cosa fare”. Il Delta del Po è un laboratorio a cielo aperto. Mons. Pavanello: “Abbiamo invitato esperti che possano informare noi e i cittadini sulle possibili conseguenze di nuove trivellazioni”. Mons. Perego: “Consegniamo il problema alla politica chiedendo la virtù della prudenza. Non affrettate scelte su un territorio vivo ma fragile e il nostro compito continuerà non come protesta ma perché chi deve, prenda le decisioni migliori”.
La cronaca e gli interventi Il moderatore della serata, dott. Antonio Maria Mira di Avvenire, con radici polesane, ha rilevato: “Un tema centrale per un incontro informativo con tre vescovi che aprono il confronto con esperti e comunità locali sul futuro del Delta del Po, di nuovo interessato a nuovi progetti industriali, meritano un pubblico così numeroso e attento. Il disastro ambientale della subsidenza nel territorio del Delta del Po, non può essere disatteso”.
Alberto Riva, geologo dell’Università di Ferrara. “L’estrazione selvaggia prima e ora quella programmata porteranno solo ulteriori danni e la subsidenza continuerà. Il territorio del Delta è calato di qualche metro rispetto al livello del mare e ritornare alle trivelle significherà dare un’ulteriore accelerazione all’abbassamento del suolo con danni enormi per la perdita delle spiagge, cuneo salino incontrollato e abbassamento degli argini dei fiumi”.
II domenica di Pasqua
II domenica di Pasqua della Divina Misericordia
16 aprile 2023

ESPERIENZA VIVA
Gesù risorto si presenta oggi, come ai primi:
gli apostoli (e le donne e altre persone!) riuniti nel cenacolo, il saluto di pace, il dono della misericordia, la concretezza della sua presenza che finalmente convince anche Tommaso e con lui i dubbiosi e increduli.
Così ancora Gesù si mostra a noi e ci salva.
La fede diventa un passo e una esperienza personale, e nello stesso tempo un gesto della comunità e un dono dello Spirito Santo.
La fede: esperienza concreta che fa vivere.
VISITA DEL VESCOVO
Lunedì 17, alle ore 21,
ci sarà tra noi Mons. Vescovo il quale incontrerà i membri del Consiglio Pastorale,
del Consiglio per gli affari economici, i catechisti, gli animatori liturgici e pastorali.
Il dialogo che il Vescovo intende fare è attorno al lavoro che è stato fatto sulla
sua lettera pastorale in vista del Sinodo della Chiesa Universale.
Affidiamo al Signore, nella preghiera questo momento di lavoro del Pastore con la nostra Comunità.
GITA
PELLEGRINAGGIO
Stiamo organizzando per lunedì 24 c.m
una gita pellegrinaggio al
Santuario della Madonna della Corona
con escursione poi sul Lago di Garda.
E’ partita come proposta fatta ai ragazzi
del catechismo e ai loro genitori.
Per chi vuol approfittarne
c’è ancora qualche posto disponibile.
Acqua benedetta
Nella Messa della Veglia Pasquale
è stata benedetta l’acqua che abbiamo
usato nel Battesimo.
Ora l’acqua benedetta si trova in
una vaschetta accanto all’altare della
celebrazione vicino al Cero Pasquale.
Chi desidera avere in casa dell’acqua
benedetta può liberamente prendersela.
Angolo dell’amministrazione
In occasione della Pasqua sono state
offerti alla Chiesa, per sostenere
le sue diverse necessità,
€ 1.294,40.
Ringraziamo di cuore!
Mio Signore e mio Dio!
L’evangelista Giovanni, mediante le due scene del brano evangelico, presenta il rinascere della fede in Gesù dopo la Pasqua. L’evento, iniziato il mattino del giorno di Pasqua, prosegue e raggiunge il suo culmine la sera. Il contesto notturno (sera) suggerisce l’incredulità nella quale erano sprofondati i discepoli, mentre l’accenno alle porte chiuse rimanda alla paura che li attanagliava. Il fatto che Gesù entri nel luogo dove si trovano i discepoli mentre erano chiuse le porte, significa che Gesù è entrato in un ordine di vita totalmente nuovo; la risurrezione ha conferito al suo corpo un nuovo modo di essere. Gesù è stato restituito alla sua originale somiglianza con Dio. Il Risorto dona ai discepoli la sua pace: Pace a voi! Non è un semplice saluto o un gesto di cortesia, è invece un gesto di amore e fiducia. Gesù rinnova la sua amicizia a coloro che l’hanno abbandonato, li perdona, elimina la loro infedeltà, da vita a un nuovo inizio. Con una sola parola (Shalom = pace), Gesù cancella il peccato e dona una vita nuova, un futuro ricco di speranza.
Quando Gesù appare per la prima volta Tommaso non è presente e si chiude nell’incredulità. L’intenzione dell’evangelista è chiara: aiutare il lettore a capire che bisogna credere in Gesù anche senza vederlo; credere nella sua presenza invisibile ma reale nella Chiesa. Otto giorni dopo Gesù appare nuovamente mostrando di conoscere le pretese dell’incredulo Tommaso. L’incontro con Gesù spinge Tommaso a esprimere la più alta e chiara professione di fede di tutto il Quarto vangelo: Mio Signore e mio Dio! Gesù apprezza l’atto di fede di Tommaso ma aggiunge: Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Questa beatitudine è per noi, è rivolta a tutti coloro che, pur non avendo avuto la fortuna di Tommaso, credono e crederanno in lui, ed è fonte di fiducia e speranza. Gesù dice beato a chi crede in lui anche senza vederlo. La vera fede in Gesù risorto non nasce dagli occhi ma dal cuore, nasce dalla disponibilità a lasciarsi illuminare dai segni che sono stati scritti nel vangelo affinché, credendo in Gesù, abbiamo la vita nel suo nome.
Nei versetti conclusivi l’evangelista chiarisce il fine del suo vangelo: il suo lavoro non è stato quello di un semplice storico che racconta dei fatti, ma quello di un testimone che desidera convincere a partire dalla descrizione di segni che chiedono però di essere letti e interpretati. Noi oggi siamo rimandati alla responsabilità di accogliere e lasciar parlare questi segni, perché ci guidino alla conoscenza concreta e vitale del Signore Gesù.
d.G.
COS’È E COME È NATA
LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.
QUALI SONO LE ORIGINI DELLA FESTA?
Gesù, secondo le visioni avute da suor Faustina e annotate nel Diario, parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”. Negli anni successivi Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
Domenica delle Palme
Domenica delle Palme
2 aprile 2023

Pasqua 2023
La sua risurrezione non è una cosa del passato;
contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo.
Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte
tornano ad apparire i germogli della risurrezione.
Papa Francesco
Un sincero augurio di Buona Pasqua
dai Sacerdoti e dalle Suore
Adorazione Eucaristica
QUARANTORE
Lunedì 3 aprile
Ore 8,30: S. Messa e recita delle Lodi
Ore 15.00: Esposizione del SS. Sacramento
c.so Risorgimento, Via N. Sauro, Via degli Asfodeli,
via 1° maggio, Via Signoria.
Ore 16.00
via G. Marconi, via N. Fregnan,
via R. Giuliani, via Collettore dx e sx,
via Zara, via Argine Po.
Ore 17.00
via Ca’ Pesara, via Rossini, via Ca’ Contarini,
via C. Battisti, via Papa Giovanni XXIII.
Ore 18.00: S. Messa
Martedì 4 aprile
Ore 8,30 S. Messa e recita delle Lodi
Ore 15.00: Esposizione del SS. Sacramento
via Romea, via dei Salici, P.zza Matteotti,
via Contarini, via Carrer,
via don Minzoni, via Morandi.
Ore 16.00
via Gorizia, Golena S. Antonio, via Trento,
via S. Pasquale, Villaggio Eridania.
Ore 17.00
Piazza Repubblica, via Verdi, via delle Risaie,
via Campagna Vecchia.
Ore 18.00: Canto del Vespro e S. Messa.
Ore 19.00:
Conclusione delle Quarantore
e celebrazione del
Sacramento della Confessione.
Mercoledì 5 aprile
Ore 18.00 S. Messa
Ore 21.00 S. Messa del Crisma,
in Cattedrale a Chioggia.
Liturgia della Settimana Santa
Domenica delle Palme – 2 aprile –
Ore 9.00: Benedizione dell’Ulivo a Mea
Ore 10.30: Benedizione dell’Ulivo sul piazzale della Chiesa
San Bartolomeo, processione e Messa
Ore 11.00 Benedizione dell’Ulivo a Ca’ Cappellino
Giovedì Santo – 6 aprile –
Ultima Cena del Signore
Ore 21.00: Celebrazione della Messa dell’ultima
Cena e Lavanda dei piedi – San Bartolomeo
Venerdì Santo – 7 aprile –
Passione e morte del Signore
(giornata di digiuno e astinenza)
Ore 15.00: Celebrazione della Croce
Ore 20.45: Via Crucis lungo via Contarini, partendo dalle Clarisse.
Sabato Santo – 8 aprile –
Confessione per gli adulti: ore 9.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00
Grande Veglia Pasquale e Messa di Risurrezione
Ore 21.00 – San Bartolomeo –
DOMENICA DI PASQUA – 9 aprile –
Risurrezione del Signore
S.S. Messe:
Mea ore 9.00
San Bartolomeo ore 8,30 – 10.30 – 18.00
Ca’ Cappellino ore 11.00
Lunedì di Pasqua – 10 aprile –
San Bartolomeo – SS. Messe ore 10.30 e 18.00

All’uomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce a ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce. In Cristo, Dio stesso ha voluto condividere con noi questa strada e offrirci il suo sguardo per vedere in essa la luce. Cristo è colui che, avendo sopportato il dolore, «dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,2).
Papa Francesco
Ricominciare è una parola molto vicina alla parola più cristiana, alla parola finale cristiana: «Risorgere», «risurrezione». Quante volte ci siamo ricordati che proprio per questo la Pasqua è il mistero principale, il mistero grande della vita cristiana! È per Colui che è tra noi che ognuno di noi riprende, ognuno di noi ricomincia, ognuno di noi rinasce, ognuno di noi risorge. Per ogni giornata e ora e istante della nostra vita, la risurrezione, la ripresa, il ricominciare debbono dettare il cammino, debbono essere la legge.
Luigi Giussani
5^ domenica di Quaresima
5^ domenica di Quaresima
26 marzo 2023

GESU’, VITA NUOVA
Samaritana, cieco nato, Lazzaro: acqua, luce, vita. Fatti e racconti che ci svelano il senso della vita, mettendoci in contatto con Gesù Salvatore.
Nasce un nuovo sguardo su cose e persone, una nuova speranza, un nuovo modo di vivere in famiglia e in società, nella salute e nella malattia, nella prova e nella gioia.
Il vangelo ci mostra che Gesù c’entra con tutto.
Impariamo a riconoscerlo, perché rinasca in noi una vita nuova, come nelle persone che il Vangelo di queste settimane ci presenta.
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale
pro Terremotati Siria e Turchia
In preparazione alla Settimana Santa
Sabato 1 aprile ore 21.00
Stabat Mater
di G. B. Pergole
presso il Monastero delle Clarisse
Soprano: Giovanna Manzato
Mezzosoprano: Elisabetta Fantinati
Maestro Accompagnatore: Paolo Sottovia
Domenica prossima
2 aprile
Domenica delle Palme
La celebrazione inizia
alle 9,00 a Mea
alle 10,30 a San Bartolomeo
alle 11,00 a Ca’ Cappellino.
Benedizione dell’olivo, processione,
Messa con lettura della Passione.
Viene preparato l’olivo benedetto
da portare nelle proprie famiglie.
SACRAMENTO
DELLA CONFESSIONE
Nei prossimi giorni
in preparazione alla Pasqua,
si offre la possibilità del
Sacramento della Confessione
con la presenza di alcuni sacerdoti:
Martedì 28 marzo
ore 18,30 a Taglio di Donada
ore 21.00 a Donada
Lunedì 3 aprile
ore 21.00 a Scalon
Martedì 4 aprile
ore 18,30 a San Bartolomeo
Io sono la risurrezione e la vita
Il vangelo in queste ultime domeniche ci ha aiutato a riflettere sul mistero della persona di Gesù con alcune immagini significative: Gesù è l’«acqua» che disseta e purifica (samaritana), Gesù è la «luce» che illumina il cammino (cieco nato). L’immagine di questa domenica riassume e contiene in sé tutte le altre: Gesù è la «Vita» (Lazzaro), è venuto nel mondo perché quanti credono in lui abbiano la vita eterna. La risurrezione di Lazzaro è l’ultimo e il più grande dei sette «segni» che scandiscono il quarto vangelo e costituisce il culmine dell’autorivelazione di Gesù.
Il ritorno alla vita di Lazzaro annuncia che Gesù vincerà la morte e assicurerà la risurrezione a tutti coloro che credono in lui. Gesù dice a Marta: Se crederai, vedrai la gloria di Dio. Tra questi due verbi, «credere» e «vedere», si colloca la speranza cristiana. «Se crederai, vedrai», cioè: la realtà imprevedibile, addirittura impossibile, si concede esclusivamente alla fede. Dio non chiede la fede come conseguenza e ricompensa per il miracolo compiuto, ma come condizione necessaria perché lui possa agire da Dio. Lui non è «la risurrezione e la vita» dopo che ha fatto risorgere Lazzaro (lo era già prima!), ma Lazzaro è uscito dalla tomba perché qualcuno prima ha proclamato con convinzione: Io credo.
Non sappiamo che cosa fece Lazzaro di quel supplemento di vita che si trovò a trascorrere. C’è da supporre che l’abbia utilizzato al meglio, considerandolo un dono meraviglioso ricevuto dal suo amico Gesù. Così dovrebbe essere anche per noi. Dobbiamo considerare la vita come un dono prezioso che Dio ha fatto a ciascuno di noi e aprirci alla speranza della risurrezione. La fede nella risurrezione non toglie nulla alla durezza della vita, alla sua sofferenza, alla sua fatica. Tuttavia, ciò che crediamo e speriamo è che nella morte si realizza una nascita. Dobbiamo credere che tutto conduce alla «Vita» non alla morte. Dobbiamo vivere nella certezza che il Dio dell’inizio è anche il Dio della fine, che il Dio creatore del mondo e dell’uomo è anche il Dio che porta a compimento e a realizzazione la nostra vita.
d.G.
Vicariato di Loreo
STAZIONI QUARESIMALI
In Cammino verso la Pasqua
di cantiere in cantiere secondo il cammino sinodale
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale pro Terremotati Siria e Turchia
Venerdì 31 marzo 2023
Scalon ore 21.00
Quarto cantiere: Il cantiere delle “parrocchie sinodali”
con la testimonianza di due Collaboratori Pastorali
della Parrocchia di Piove di Sacco
Mercoledì 10 maggio 2023
Donada ore 21.00
Terzo cantiere: Il cantiere della formazione e del servizio
con la testimonianza di Gianluca Bergamaschi
delle “Case della Carità” di Modena
4^ domenica di Quaresima
4^ domenica di Quaresima
19 marzo 2023

LUCE NEL CAMMINO DELLA VITA
Il cieco incontra Gesù e lo ‘vede’ realmente, fino a riconoscerlo come Figlio di Dio e Salvatore.
Anche oggi l’incontro con Gesù ci apre gli occhi e ci salva.
Domandiamo la semplicità di cuore per riconoscerlo anche attraverso le prove della vita. In un mondo confuso, nebbioso, nei pericoli che frenano la speranza, domandiamo a Gesù di potere accoglierlo, luce e vita.
E’ una grazia poterlo riconoscere nella Chiesa, attraverso la parola, i sacramenti, la testimonianza di tante persone.
Oggi, dopo la Messa delle 10,30
70 persone della nostra parrocchia
(44 adulti e 26 ragazzi del catechismo)
pranzano insieme presso la Corte Santi Angeli a Ca’Cappello.
Un’occasione molto bella per allargare l’esperienza della comunione
e del cammino che stiamo compiendo insieme.
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale
pro Terremotati Siria e Turchia
Festa di San Giuseppe
La solennità liturgica
quest’anno slitta
al 20 marzo
per la coincidenza
con la IV domenica di Quaresima
Ogni venerdì,
in questo tempo di Quaresima,
prima della messa
alle ore 17,30
al posto del rosario,
celebriamo la
VIA CRUCIS

Monastero Clarisse
appuntamenti
del mese di marzo
Giovedì 23 marzo ore 20,45
Adorazione Eucaristica mensile
Venerdì 24 marzo ore 21
Veglia diocesana itinerante
per i Missionari Martiri
– dal Monastero a Taglio di Donada –
Figli della luce
Il vangelo della quarta domenica di Quaresima guida a un nuovo approfondimento della persona di Gesù Cristo. Gesù è «la luce» venuta a illuminare il cammino dell’uomo: Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (8,12). La guarigione del cieco nato mostra la verità di questa affermazione. La gratuità del miracolo (è Gesù che prende l’iniziativa) sottolinea la gratuità della fede. La fede è un dono perché il primo ad agire è sempre Dio, ma è un dono che richiede l’impegno e la collaborazione dell’uomo. Gesù va per primo incontro al cieco, ma perché gli si aprano gli occhi il cieco deve lavarsi, cioè all’uomo è richiesta una fede operosa.
Dio non si impone a nessuno, Dio si propone! Al cammino progressivo verso la fede (= luce) del cieco fa riscontro l’incredulità (= tenebre) dei farisei. Mentre il cieco che non vede si avvicina a Gesù e scopre in lui il «Signore», coloro che credono di vedere si chiudono sempre più in sé stessi e diventano incapaci di percepire la luce che proviene da Dio. Per passare dalle tenebre del male e del peccato alla luce abbiamo bisogno che Gesù apra i nostri occhi e ci aiuti a vedere. Questo è possibile solo se ci poniamo in atteggiamento di disponibilità e ascolto della sua Parola.
Ognuno di noi è chiamato a ripercorrere lo stesso cammino del cieco nato, è chiamato ad abbandonare le opere delle tenebre per vivere da figlio della luce. Il cristiano non può accontentarsi di essere un «illuminato», deve divenire un «testimone della luce». La fede non va ridotta al bel vestito della domenica, deve invece informare tutta la vita. Se questo non si verifica, o non si è ancora verificato, il tempo di Quaresima che stiamo vivendo è più che mai indicato per attuare una inversione di rotta e impegnarci a divenire «figli della luce».
d.G.
Vicariato di Loreo
STAZIONI QUARESIMALI
In Cammino verso la Pasqua
di cantiere in cantiere secondo il cammino sinodale
Sabato 18 marzo
24 ore per il Signore
Nel tempo di Quaresima torna la proposta di Preghiera e Adorazione alla presenza dell’Eucarestia.
Le parrocchie della Città di Porto Viro avranno questi due appuntamenti:
* DONADA dalle 8.00 alle 12.00
* CONTARINA dalle 15.00 alle 18.00
Venerdì 17 e Sabato 18 marzo 2023
24 ore per il Signore nelle diverse comunità
Venerdì 24 Marzo 2023
Veglia diocesana itinerante per i Missionari Martiri
ore 21.00 dal Monastero delle Clarisse alla Chiesa di Taglio di Donada
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale pro Terremotati Siria e Turchia
Venerdì 31 marzo 2023
Scalon ore 21.00
Quarto cantiere: Il cantiere delle “parrocchie sinodali”
con la testimonianza di due Collaboratori Pastorali
della Parrocchia di Piove di Sacco
Mercoledì 10 maggio 2023
Donada ore 21.00
Terzo cantiere: Il cantiere della formazione e del servizio
con la testimonianza di Gianluca Bergamaschi
delle “Case della Carità” di Modena
3^ domenica di Quaresima
3^ domenica di Quaresima
12 marzo 2023

L’INCONTRO CHE RISPONDE E LANCIA
Un incontro: la sete della donna, che l’aveva portata a disperdersi per tante strade, trova finalmente il ‘pozzo’ giusto nell’incontro con Gesù.
Una sete di amore e di senso della vita, una ricerca inquieta, piena di domande, trovano risposta.
Gesù svela il male e dona il perdono, indica l’acqua che disseta e il tempio dove colmare l’esigenza di infinito: Lui stesso.
Subito la donna diventa annunciatrice di Cristo in paese, tra la sua gente.
Possiamo raffigurare in lei la nostra vita, come stare di fronte a Cristo, come vivere dopo l’incontro con Lui.
raccolta alimentare
Caritas Porto Viro
da domenica 5 a domenica 12 marzo
proponiamo di organizzare nelle nostre parrocchie una raccolta attorno a questi prodotti:
Latte, Biscotti, Riso, Olio, Fagioli, Tonno
Altro cibo arriva per altre vie.
Ogni venerdì,
in questo tempo di Quaresima,
prima della messa
alle ore 17,30
al posto del rosario,
celebriamo la
VIA CRUCIS

Monastero Clarisse
1° appuntamento
del mese di marzo
Il primo tra questi è
l’adorazione missionaria
del 16 marzo alle ore 20,45
promosso dal
Centro Diocesano Missionario
Domenica 19 marzo
festa di San Giuseppe
Dopo la messa delle 10,30
i genitori e i ragazzi del catechismo
si trovano insieme presso la
Corte Santi Angeli
Ca’ Cappello
per pranzare insieme.
C’è ancora qualche posto disponibile.
Gesù sorgente di acqua viva
L’episodio della Samaritana porta nuova luce sul mistero della persona di Gesù, fa capire di quale acqua l’uomo ha bisogno e chi è la roccia dalla quale sgorga quest’acqua. L’ambientazione della scena attorno a un «pozzo» è carica di ricordi veterotestamentari, pensati per guidare il lettore a capire chi è Gesù. Il richiamo è ad alcuni incontri confluiti poi in matrimonio: presso un pozzo il servo di Abramo incontra Rebecca, che poi porterà in sposa ad Isacco (Gen 24); vicino a un pozzo Giacobbe incontra la sua futura moglie Rachele (Gen 29); anche Mosè incontra nei pressi di un pozzo Zippora che diventerà sua moglie (Es 2,15). Giovanni, con questi richiami, intende presentare Gesù come lo «sposo» venuto a rinnovare l’alleanza d’amore stipulata tra Dio e il suo popolo.
Il dialogo con Gesù porta lentamente la Samaritana a riconoscere in lui il «Messia». Questo avviene attraverso l’uso dell’equivoco. Nel nostro brano tutto gioca sul concetto di «acqua» e di «sete», che la donna intende solo in senso materiale, e Gesù invece a livello spirituale. Gesù parla di un’acqua che non è più per la sete del corpo ma per quella dello spirito. Quest’«acqua viva» è la sua parola, il suo spirito, lui stesso. Gesù è la fonte della vera vita, non offre solo un’acqua che disseta, come quella del deserto; che salva, come quella del mar Rosso; offre un’acqua che, in forza dell’azione dello Spirito, fa rinascere per la vita eterna. Il momento culminante del dialogo, che smuove la riluttanza della donna e l’avvia all’accoglienza di Gesù come profeta, è la rivelazione delle sue vicende private. La donna si sente conosciuta nel profondo, e questo le fa prendere coscienza della straordinarietà della persona con cui sta parlando. Il risultato del dialogo è che la donna accoglie la proposta di Gesù, lascia la brocca perché ormai non le serve più, e diventa missionaria fra la sua gente, suscitando curiosità, attenzione e interrogativi ai quali i suoi concittadini saranno stimolati a dare risposta.
Oggi siamo invitati a fare nostro l’atteggiamento della Samaritana e … anche la sua preghiera: Signore dammi la tua acqua, fammi gustare la tua Parola, perché io non abbia più sete! Aver sete dell’acqua viva che sgorga da Gesù, questo è il cammino della Quaresima!
d.G.
Vicariato di Loreo
STAZIONI QUARESIMALI
In Cammino verso la Pasqua
di cantiere in cantiere secondo il cammino sinodale
Mercoledì 15 Marzo 2023
Taglio di Po ore 21.00
Secondo cantiere: Il cantiere delle relazioni e della casa
con la testimonianza di Marco Guidolin di Treviso
ministro straordinario dell’Eucaristia e membro del Consiglio past. Parr.
Venerdì 17 e Sabato 18 marzo 2023
24 ore per il Signore
nelle diverse comunità
Venerdì 24 Marzo 2023
Veglia diocesana itinerante per i Missionari Martiri
ore 21.00 dal Monastero delle Clarisse
alla Chiesa di Taglio di Donada
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale
pro Terremotati Siria e Turchia
Venerdì 31 marzo 2023
Scalon ore 21.00
Quarto cantiere: Il cantiere delle “parrocchie sinodali”
con la testimonianza di due
Collaboratori Pastorali della
Parrocchia di Piove di Sacco
Mercoledì 10 maggio 2023
Donada ore 21.00
Terzo cantiere: Il cantiere della formazione e del servizio
con la testimonianza di Gianluca Bergamaschi
delle “Case della Carità” di Modena
2^ domenica di Quaresima
2^ domenica di Quaresima
5 marzo 2023

LA TRASFIGURAZIONE DI GESU’ E LA NOSTRA
Dalla cenere e dalle tentazioni dell’inizio della Quaresima, allo splendore della Trasfigurazione.
Ci accompagna il Messaggio del Papa per la Quaresima, dedicato alla Trasfigurazione.
Dopo la fatica della salita sul monte, godiamo bellezza del Signore, ascoltiamo la sua parola, seguiamo la sua persona fino alla Croce e alla risurrezione.
E’ il cammino di Abramo e di ogni cristiano: “soffri anche tu insieme con me per il Vangelo…”, dice Paolo a Timoteo.
Gesù trasfigura la fatica e la sofferenza, e offre bellezza e pace, in tutte le circostanze della vita.
raccolta alimentare
Caritas Porto Viro
da domenica 5 a domenica 12 marzo
proponiamo di organizzare nelle nostre parrocchie una raccolta attorno a questi prodotti:
Latte, Biscotti, Riso, Olio, Fagioli,Tonno
Altro cibo arriva per altre vie.
Ogni venerdì,
in questo tempo di Quaresima,
prima della messa
alle ore 17,30
al posto del rosario,
celebriamo la
VIA CRUCIS

Il 26 marzo
Colletta nazionale
per le zone colpite
La Conferenza Episcopale Italiana
ha deciso di indire
una colletta nazionale
da tenersi in tutte le chiese italiane
domenica 26 marzo 2023
Ascoltatelo!
La trasfigurazione di Gesù segue la confessione di fede di Pietro e il primo annuncio della passione, morte e risurrezione. Gesù aveva accettato la definizione di Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, ma aveva rifiutato l’interpretazione trionfalistica del suo messianismo. Questo aveva portato sconcerto nel gruppo dei discepoli, ecco allora che Gesù offre loro una manifestazione anticipata della condizione gloriosa che lo caratterizzerà dopo la risurrezione. Questo evento avviene su un alto monte, cioè in un contesto di lontananza dalla vita ordinaria. Dio non lo si sperimenta nel trambusto, nella confusione, nel caos, nell’agitazione delle attività di ogni giorno. Per incontrare Dio bisogna conquistarsi degli spazi di silenzio.
Accanto a Gesù compaiono Mosè ed Elia, simboli dell’Antico Testamento, rappresentanti della Legge e dei Profeti. La loro presenza testimonia che la storia è giunta a una svolta importante, è arrivato il tempo promesso e atteso, il tempo del Messia. Pietro è l’unico che riesce a esprimere i propri sentimenti: Signore, è bello per noi restare qui! Sul monte però Pietro, Giacomo e Giovanni non sono saliti per restarci, ma per capire il senso del loro cammino con Gesù e scendere rinvigoriti nella quotidianità. Il privilegio loro accordato è una iniezione di forza e coraggio per riprendere il cammino. Improvvisamente una nube luminosa avvolge il gruppetto e si ode una voce: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo! I discepoli sono invitati a porre in Gesù la loro fiducia, a seguirlo sempre e dovunque. Quando la nube scompare, rimane solo Gesù: è lui il più importante, è lui l’unico che conta, è lui che ora bisogna ascoltare e seguire.
Il racconto della trasfigurazione ha nello sfondo la croce: alla gloria si giunge passando attraverso la sofferenza e la morte. Questo è stato il progetto di Dio sulla vita di Gesù, questo è il progetto di Dio anche su di noi. Senza croce, senza affrontare la vita come obbedienza a Dio, non ci sarà neanche per noi trasfigurazione e risurrezione.
d.G.
Vicariato di Loreo
STAZIONI QUARESIMALI
In Cammino verso la Pasqua
di cantiere in cantiere secondo il cammino sinodale
Mercoledì 15 Marzo 2023
Taglio di Po ore 21.00
Secondo cantiere: Il cantiere delle relazioni e della casa
con la testimonianza di Marco Guidolin di Treviso
ministro straordinario dell’Eucaristia e membro del Consiglio past. Parr.
Venerdì 17 e Sabato 18 marzo 2023
24 ore per il Signore
nelle diverse comunità
Venerdì 24 Marzo 2023
Veglia diocesana itinerante per i Missionari Martiri
ore 21.00 dal Monastero delle Clarisse
alla Chiesa di Taglio di Donada
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale
pro Terremotati Siria e Turchia
Venerdì 31 marzo 2023
Scalon ore 21.00
Quarto cantiere: Il cantiere delle “parrocchie sinodali”
con la testimonianza di due
Collaboratori Pastorali della
Parrocchia di Piove di Sacco
Mercoledì 10 maggio 2023
Donada ore 21.00
Terzo cantiere: Il cantiere della formazione e del servizio
con la testimonianza di Gianluca Bergamaschi
delle “Case della Carità” di Modena
1^ domenica di Quaresima
1^ domenica di Quaresima
26 febbraio 2023

QUARESIMA CON GESU’, NELLA CHIESA
Gesù va nel deserto per ritrovare il senso della missione che il Padre gli affida.
E’ il grande ‘ritiro spirituale’ prima della Pasqua che lo consacra pubblicamente come Messia.
L’evangelista Matteo dice che ‘Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo’.
La strada di satana è fatta di istintività, potenza, sfida a Dio:
tentazioni che ci colpiscono ancora.
Rimaniamo uniti al Padre nella preghiera, nella Parola, nella carità, camminando dietro a Gesù nell’esperienza di vita della comunità cristiana.
TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA
La Chiesa Italiana ci convoca per la grande colletta del 26 marzo.
Tardi! -potrebbe dire qualcuno – ma già si può mandare, tramite i recapiti indicati
la settimana scorsa, una piccola o grande offerta alla Caritas italiana che ha anticipato
grosse somme di aiuti ed è operativa da subito sul posto
Ogni venerdì,
in questo tempo di Quaresima,
prima della messa
alle ore 17,30
al posto del rosario,
celebriamo la VIA CRUCIS

Su Nuova Scintilla
di questa settimana:
Il Messaggio del Santo Padre
sulla Quaresima:
“Ascesi quaresimale,
itinerario sinodale” a pag. 3
Le parole del Card. Czerny,
prefeto del Dicastero per il Servizio
dello sviluppo umano integrale
“Eventi drammatici” a pag. 3
Festival Biblico
“Dal diluvio al nuovo inizio”
Speciale a pagina 10 e 11
Sosta di Quaresima
A Villaregia sabato
4 marzo dalle 15 alle 18 a pag. 9
Quaresima: tempo di conversione
Le domeniche di Quaresima dell’anno liturgico A riprendono la storia della salvezza nelle sue tappe principali e, in continuo crescendo, viene precisata la figura e la funzione di Gesù per la vita del cristiano. L’avventura dell’uomo prende avvio dall’intervento libero e gratuito di Dio che chiama l’uomo all’esistenza e gli chiede come contropartita di essere amato sopra ogni cosa (Gen 1-2). Dio però non si impone, si propone. L’uomo è libero di scegliere, ma proprio il primo esercizio della libertà si rivela una catastrofe. La preoccupazione dello scrittore sacro non è quella di precisare il tipo di peccato commesso, ma di lumeggiare intorno al movente, alla ragione profonda del peccato. Si tratta in fondo di un peccato di orgoglio, l’uomo pensa di poter fare da solo, di essere padrone di sé stesso e del creato, vuol liberarsi della sua condizione di creatura, ha la pretesa di divenire pari a Dio. Il tentatore promette ai progenitori la conoscenza del bene e del male, i loro occhi invece si aprono per prendere coscienza della situazione di peccato in cui sono caduti (Gen 3).
A questa pagina del libro della Genesi, che presenta il fallimento e la caduta di Adamo ed Eva, si oppone la pagina del vangelo nella quale Gesù, nuovo Adamo, vince laddove il primo Adamo aveva fallito, divenendo così il prototipo di una nuova umanità. L’arma di cui Gesù si serve per contrastare le sollecitazioni del tentatore è sempre la Parola di Dio: Sta scritto! Gesù, nuovo Adamo, è condotto nel deserto, che la Bibbia presenta come luogo di tentazione ma anche di purificazione e incontro con Dio.
In questo tempo di Quaresima anche noi, come Gesù, siamo chiamati a entrare nel deserto della purificazione, della conversione, dell’intimità con Dio, per passare dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio; siamo invitati a mettere ordine nella nostra vita, a vincere le false suggestioni del male. Gesù ha vinto le tentazioni richiamandosi alla Parola di Dio: «Sta scritto». L’ascolto e l’obbedienza alla Parola di Dio è la strada che anche il cristiano deve percorrere. La Quaresima che iniziamo ci offre, ancora una volta, l’occasione di rinnovare e rendere più piena e profonda la scelta per Dio nella nostra vita.
d.G.
Vicariato di Loreo
STAZIONI QUARESIMALI
In Cammino verso la Pasqua
di cantiere in cantiere secondo il cammino sinodale
Mercoledì 1 Marzo 2023
Volto di Rosolina – ore 21.00
Primo cantiere: Il cantiere dei paesi e delle strade
con la testimonianza della comunità “nuovi Orizzonti”
Mercoledì 15 Marzo 2023
Taglio di Po ore 21.00
Secondo cantiere: Il cantiere delle relazioni e della casa
con la testimonianza di Marco Guidolin di Treviso
ministro straordinario dell’Eucaristia e membro del Consiglio past. Parr.
Venerdì 17 e Sabato 18 marzo 2023
24 ore per il Signore
nelle diverse comunità
Venerdì 24 Marzo 2023
Veglia diocesana itinerante per i Missionari Martiri
ore 21.00 dal Monastero delle Clarisse
alla Chiesa di Taglio di Donada
Sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023
Colletta Nazionale
pro Terremotati Siria e Turchia
Venerdì 31 marzo 2023
Scalon ore 21.00
Quarto cantiere: Il cantiere delle “parrocchie sinodali”
con la testimonianza di due
Collaboratori Pastorali della
Parrocchia di Piove di Sacco
Mercoledì 10 maggio 2023
Donada ore 21.00
Terzo cantiere: Il cantiere della formazione e del servizio
con la testimonianza di Gianluca Bergamaschi
delle “Case della Carità” di Modena