FESTA DELLA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

FESTA DELLA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

14 settembre 2025

LA CROCE CHE SALVA

La festa di oggi, che trae origine dalla scoperta della Croce di Cristo sul Calvario, non è una replica del Venerdì Santo, ma unisce insieme la Croce e la risurrezione di Gesù, fonte della nostra salvezza. Gesù si è abbassato per amore: spogliato della sua divinità, ha preso su di sé tutta la sofferenza umana, per liberarci dal male e condurre la nostra umanità alla gloria del paradiso. Uniti alla Croce gloriosa di Cristo impariamo a donare la vita a Dio per i fratelli.

INCONTRO FAMIGLIE
Incontro di formazione cristiana, pedagogica e umana indirizzato a tutte le
famiglie di Porto Viro.
Per agevolare i genitori si assicura la presenza di animatori per i figli.
L’incontro si tiene giovedì 18 settembre, alle ore 20,45, a San Giusto

CA’ CAPPELLINO

Domenica 14 ottobre
celebra la festa titolare della
Natività di Maria
Ore 18 celebrazione
della S. Mesa e processione
La Pro Loco di Contarina
propone alle ore 20 la cena
è necessario iscriversi)
ore 22 un Concerto in piazza

A San Bartolomeo è sospesa
la S. Messa vespertina
anche di domenica
14 settembre

Il Pellegrinaggio alla
Madonnadella Corona
domenica 5 ottobre 2025

La festa dell'Esaltazione della Santa Croce

che la Chiesa cattolica universale celebra ogni anno il 14 settembre, ricorda due eventi significativi: La scoperta della Vera Croce da parte di Sant’Elena e la dedicazione della Basilica del Santo Sepolcro. Questa festa serve a ricordare il Cristo innalzato, che attira continuamente tutti gli uomini a sé (Giovanni 12:32).

Dopo la crocifissione, la morte e la risurrezione di Cristo, la Croce di Cristo andò perduta. I Romani la gettarono in una grande fossa vicino al Monte Calvario e vi eressero un tempio alla dea romana Venere per scoraggiare i primi cristiani dal visitare e venerare la Croce. Questa situazione perdurò fino al 326 d.C., quando Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino il Grande, si recò a Gerusalemme per cercare la Santa Croce. Suo figlio aveva da poco ottenuto un’importante vittoria, attribuita a una visione in cui vide la croce con l’iscrizione: “Con questo segno tu vincerai”. Al suo arrivo, Elena apprese dove era stata sepolta la Croce. Ordinò uno scavo che portò alla luce tre croci. Per identificare la vera Croce di Cristo, il patriarca Macario, vescovo di Gerusalemme, suggerì di testare ogni croce sul corpo di un uomo appena deceduto. Le prime due croci non ebbero alcun effetto, ma quando la terza croce fu posta sul corpo, il defunto tornò in vita. Sant’Elena elevò quindi la Santa Croce sul Monte Calvario, sopra la grotta in cui era stata trovata, e costruì la Chiesa del Santo Sepolcro, che fu consacrata il 13 settembre 335. Il giorno seguente, la Croce fu onorata con una Messa solenne, rendendo la festa dell’Esaltazione della Croce nella diocesi di Gerusalemme particolarmente significativa, poiché ebbe origine qui. “Nel Crocifisso troviamo la sofferenza dell’umanità: le ingiustizie, le guerre, gli abusi, le umiliazioni, le grida di dolore di tutti. Con la Croce di Cristo, il mondo ha assunto una nuova dimensione dell’esistenza: la messa a nudo di se stessi per il bene degli altri. – S.B. Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei latini “Per me questa festa è significativa quanto la Pasqua, perché nella croce di Cristo trovo la mia vera identità e la ragione del mio essere. Guardando il Crocifisso imparo a vivere la vita cristiana e mi viene ricordato che le vie di Dio sono più alte delle mie, che ha trasformato la croce, che era uno strumento che portava vergogna, in un segno vivificante. Fa rivivere nel mio cuore e nella mia mente gli eventi che si sono svolti sul Calvario, mentre la tomba vuota mi porta speranza e mi ricorda che tutte le difficoltà del mondo sono destinate a finire”. –
Un impiegato del Patriarcato latino di Gerusalemme


DOMENICA XXIII^ DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA XXIII^ DEL TEMPO ORDINARIO

7 settembre 2025

L’ORIGINE DELL’AMORE

Oggi Gesù ci insegna ad amare. A partire dal fondamento dell’amore, che è un amore ricevuto. Amiamo gli altri perché siamo amati da Dio, in Gesù, principio di ogni amore. Questo frena ogni egoismo, ogni possesso, ogni capriccio che offendono e riducono il vero amore.
Un esercizio di amore avviene nella Chiesa, nella comunità, dove siamo chiamati ad accogliere e ad amare le persone in quanto ci sono e come sono, senza pretendere di cambiarle o di farle nostre. Comunità, amici cristiani, sacerdote, preghiera, parola di Dio, ci accompagnano a vivere e ad amare.

La Comunità Cristiana Sinodale
si incontra per partecipare alla S.Messa
venerdì 12 settembre alle ore 18,30
nella Chiesa di Taglio di Donada

MADONNA di SAN PASQUALE

sabato 6 settembre
ore 20.45

recita del Rosario presso
la chiesa di San Pasquale
Domenica 7 settembre
ore 18.00
Santa Messa sulla piazza antistante la
chiesa di San Pasquale
Processione attraverso vie limitrofe

Domenica 7 settembre viene
sospesa la Messa vespertina
nelle altre parrocchie
di Porto Viro

CA’ CAPPELLINO

Domenica 14 ottobre
celebra la festa titolare della
Natività di Maria
Ore 18 celebrazione
della S. Mesa e processione
La Pro Loco di Contarina
propone alle ore 20 la cena
è necessario iscriversi)
ore 22 un Concerto in piazza

A San Bartolomeo è sospesa
la S. Messa vespertina
anche di domenica
14 settembre

PIERGIORGIO E CARLO:
L’IMPOSSIBILE SANTITA’ GIOVANILE

E’ proprio vero che i santi li fa Dio.
Con tutte le nostre legittime e doverose iniziative per promuovere la santità nei fedeli e nelle comunità cristiane, veniamo poi sorpassati e sorpresi dall’opera che Dio realizza aprendo vie che non sono le nostre.
Nel caso di Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis – i due giovani del ‘900 proclamati santi insieme da Papa Leone domenica 7 settembre – è lampante. Le loro vite sono sbocciate alla santità non in forza dell’educazione cristiana ricevuta dai genitori o in ambienti parrocchiali ma in un incrocio imprevisto di incontri e di circostanze. Papà e mamma di Piergiorgio e di Carlo erano sostanzialmente estranei alla fede.
Ed ecco che nella casa di Carlo entra una donna polacca – una straordinaria baby-sitter, – la quale gli racconta il Vangelo e lo accompagna in chiesa dove il piccolo Carlo scopre l’Eucaristia. E’ l’inizio dello sviluppo della sua vita di fede e carità, accompagnato da un ambiente scolastico cristiano e dall’incontro con un sacerdote che gli diventa padre nella fede.
Il papà di Piergiorgio rimane estraneo alla educazione dei figli, in quanto direttore del quotidiano La Stampa e preso da impegni politici; la mamma ha una religiosità formale. Le biografie descrivono Piergiorgio come ‘autodidatta del Vangelo’. L’entrata all’Istituto Sociale dei padri Gesuiti è un momento decisivo; Padre Pietro Lombardi gli consiglia la comunione quotidiana, superando la contrarietà della madre. La sua città, Torino, è ambiente vivace che raccoglie l’eredità di grandi santi come il Cottolengo e don Bosco; al giovane Piergiorgio si aprono tante prospettive che lo conducono a prendere contatto con varie istituzioni e spiritualità religiose, fino ad aderire come universitario alla Fuci. Cosa significa questo per noi oggi?
Anche nel tempo presente constatiamo l’estraneità della famiglia nell’educazione cristiana dei figli e la difficoltà dell’impegno educativo delle parrocchie nei riguardi della fede di ragazzi e giovani. C’è uno strato giovanile che appare disperso, ragazzi chiusi in se stessi, o al contrario girovaghi in gruppetti equivoci. Occorre tuttavia che i nostri occhi si addestrino a guardare fino al cuore delle persone, cogliendone il disagio e il desiderio, attenti a non mortificarne gli spunti di bellezza e verità.
Ci sorprendiamo a vedere l’impegno di tanti giovanetti, ‘animatori’ nelle iniziative estive per i ragazzi; constatiamo che la partecipazione a campi-vacanze di parrocchie o altre comunità, in montagna o altrove è sempre piena di entusiasmo. Partecipando al Meeting di Rimini, si rimane impressionati dalla marea di giovani e ragazzi che percorrono i padiglioni e partecipano agli eventi, come pure dal gran numero di giovani volontari.
Si tratta di fiammate che subito si spengono, o di buone seminagioni che nel tempo daranno frutto? Il Vangelo è ancora proposta di vita? Gesù è ancora il maestro, il salvatore, l’amico, il Dio della vita? L’annuncio cristiano non può finire sotto il tappeto, per un’insulsa discrezione o per mancanza di coraggio. Gesù si è giocato apertamente in strada, nelle case, nelle piazze, nelle sinagoghe e nel tempio. Persone, gruppi, comunità non possono bendarsi il volto cristiano, ma potranno esprimersi per quel che sono, vivendo la fede e la carità come la forma più affascinante della vita.
Lo Spirito Santo è un buon vento – di volta in volta pacato o burrascoso – che attraversa monti, mare, laguna, case e chiese. Chi mi dice che attorno a noi non siano stati gettati quei semi di santità che improvvisamente vedremo spuntare e fiorire?
don Angelo

BENEDIZIONE AGLI INSEGNANTI E AI STUDENTI
In occasione dell’inizio dell’anno scolastico
invitiamo Insegnanti e Alunni
domenica 14 settembre a trovarsi insieme nelle diverse parrocchie di Porto Viro
per invocare l’aiuto del Signore e per ricevere la Sua benedizione
all’inizio di questa nuova “avventura”
– a Fornaci alle ore 10
– a Taglio di Donada alle ore 10
– a San Bartolomeo alle ore 10,30
– in Pineta, per la Parrocchia di Scalon alle ore 9,30
– a Donada alle ore 11,15

Saluto a Don Vanni
Domenica 14 settembre alla Messa delle 9,30, in Pineta,
celebrazione della S. Messa e saluto a don Vanni
chiamato dai suoi Superiori ad un altro compito

Recapiti telefonici:
don Gianluca 334 1969222
don Carlo 324 8619958;
don Alfonso 338 1875211
don Gastone 334 8025217
don Corrado 340 9873440
don Gianantonio 333 4310678