Domenica XXIV^ del Tempo Ordinario

Domenica XXIV^ del Tempo Ordinario

17 settembre 2023

LA CHIESA, CASA DI MISERICORDIA

La Chiesa è la casa della misericordia.
Chiamati e salvati nel battesimo, convocati nella Eucaristia, perdonati nella confessione, possiamo vivere in modo nuovo i rapporti familiari, amicali, sociali.
L’esperienza dell’accoglienza e della misericordia del Signore, ci apre all’accoglienza e alla misericordia verso il prossimo.
Cominciamo a praticarla fin dal mattino, fin da questa domenica, a casa nostra e con le persone che incontriamo oggi.

Domenica 17 settembre 2023
in tutte le parrocchie d’Italia, torna la
Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del
clero diocesano, giunta alla XXXV edizione
“I sacerdoti, donando sé stessi, ci insegnano che Dio è la realtà più bella dell’esistenza umana”,
ha detto Papa Francesco. Sono circa 32mila in Italia i preti che quotidianamente
fanno spazio a chiunque bussi e chieda, offrono il loro tempo,
dividono volentieri un pezzo di strada e ascoltano le difficoltà di tutti.

CATECHISMO

Mentre i Catechisti stanno
completando il
Corso di aggiornamento
ci stiamo preparando all’inizio
dell’anno catechistico che
inizierà prossimamente
con l’incontro con i genitori.

I Santi della settimana

Mercoledì 20
Andrea Kim Taegon
è stato un presbitero coreano.
È stato proclamato santo da
papa Giovanni Paolo II nel 1984 nella
cattedrale di Seul ove riposano le
sue spoglie. Con san Paolo Chong Hasang,
il capofila dei 103 santi martiri coreani.

Giovedì 21 settembre
S. Matteo ap. ed ev.

Sabato 23 settembre
S. Pio da Pietrelcina

Perdonare le offese

Pietro si avvicina a Gesù e rivolge una domanda relativa ai limiti del perdono. La disponibilità al perdono è implicita in Pietro che però si interroga sul limite quantitativo del perdono. È convinto che a un certo punto la misura sia colma. Il limite che Pietro pone nella sua domanda (sette volte) si spinge oltre quello previsto dalla prassi rabbinica, che prevedeva il perdono tre volte: «Se un uomo pecca una volta, due volte, o tre volte, lo si perdona; se pecca una quarta volta non lo si perdona». Mostrando la sua disponibilità al perdono fino a sette volte, Pietro ritiene di essere venuto incontro alle esigenze di Gesù. Il Maestro, però, nella sua risposta toglie ogni limite al perdono: Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Gesù insegna che per il cristiano non arriva mai il momento in cui può dire: ho perdonato abbastanza.
Gesù commenta la sua risposta con la «parabola del servo spietato». Nella prima parte della parabola l’attenzione cade sulla misericordia del padrone. Il debito che il servo ha contratto con il suo padrone è enorme e supplica per ottenere una proroga nel pagamento. Il padrone si muove a compassione e non si limita a concedergli la proroga richiesta, ma arriva all’estinzione del debito. Nel secondo quadro, il servo nei confronti di un suo compagno non segue l’esempio del padrone, l’unica cosa che lo interessa è la riscossione di ciò che gli è dovuto, un’esiguità rispetto a quanto gli era stato condonato dal padrone, e fa mettere il suo collega in prigione. Nel terzo quadro, proprio a motivo della sua mancata misericordia, il primo servo perde il beneficio ricevuto, viene ricaricato del suo debito e messo in prigione. La sentenza conclusiva presenta l’applicazione della parabola alla comunità: Dio si comporterà allo stesso modo con quanti non perdonano di cuore il fratello. Siamo tenuti a perdonare perché davanti a Dio siamo tutti peccatori e bisognosi di perdono. Dio ci accorda il suo perdono nella misura in cui ci apriamo al perdono nei confronti dei nostri fratelli. La vita cristiana si snoda tra due estremi che la qualificano: un passato di perdono dei peccati, un futuro di misericordia necessaria per entrare nel regno. Il tempo presente deve es-sere tempo di fraterno scambio di perdono … e senza alcun limite!

d.G.

Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
Percorso Catechisti 2023
“VOCAZIONE”

Lunedì 18 settembre
Come comunicare il messaggio della “chiamata”
ai nostri fanciulli e ragazzi.
Laboratorio di contenuti attraverso diverse metodologie.
Marzia Filippetto
Collaboratrice Apostolica Diocesana

responsabile casa di Spiritualità La Madonnina – Fiesso d’Artico

Lunedì 25 settembre
“Eccomi manda me “… la risposta alla chiamata,
nella Scrittura e nella storia della Chiesa.
Suor Barbara Danesi
Suora Francescana Elisabettina animatrice vocazionale – Padova

Lunedì 2 ottobre
Celebrazione con il rito del Mandato da parte del Vescovo Giampaolo ai catechisti e animatori; chiesa parrocchiale di
Maria della Visitazione a Donada ore 18.30.
Gli incontri si terranno presso il Centro Pastorale della parrocchia
di San Bartolomeo a Contarina dalle ore 18.30 alle ore 20.00.

Ca’ Cappellino
festa patronale della
Natività della Beata Vergine Maria


Domenica XXIII^ del Tempo Ordinario

Domenica XXIII^ del Tempo Ordinario

10 settembre 2023

UNA VITA NUOVA NELLA COMUNITA’ DELLA CHIESA

Nessuno si basta da solo.
Nessuno nasce da solo né si fa cristiano da solo.
Nasciamo e cresciamo nella comunità della Chiesa, che ogni domenica si rende evidente nella celebrazione eucaristica, centro vivo di ogni persona e di ogni comunità.
Riconosciamo questa appartenenza, sorgente di fede e di carità per ogni cristiano.
Domandiamo per ciascuno di noi il dono della misericordia e della riconciliazione verso i fratelli, a partire dai più vicini.

AVETE UN GRANDE PATRONO

Il Santo Patrono ci parla di una vicinanza particolare e della sua intercessione per noi presso il Padre. Non è cosa da poco se il Patrono poi è anche un Apostolo. La festa del Patrono viene ogni anno a lucidare la nostra fede e la qualità della nostra appartenenza a questa Comunità. Come è andata quest’anno? Bene, a parere di molti! Bene la preparazione con la proiezione del film: “Uomini di Dio” e con l’incontro con l’autore di “Come legni spiaggiati” e bene la festa di giovedì 24 con le parole prezioseche il Vescovo ci ha rivolto. Un grazie sincero ai diversi collaboratori e una preghiera a San Bartolomeo per la vita della nostra Comunità.

NATIVITÀ DI MARIA

Domenica 10 settembre
alle ore 18,00
celebriamo a Ca’ Cappellino
la festa patronale della
Natività della Beata Vergine Maria.
In questa domenica viene
sospesa la celebrazione della Messa
delle ore 18 a San Bartolomeo.

Dopo la Messa ci sarà la Processione
e l’inaugurazione dei locali
dell’ex Centro Sociale
dati in uso alla nascente
Pro Loco di Contarina.

Presentazione del libro:
“Come legni spiaggiati”

La correzione fraterna

L’ evangelista Matteo nel “discorso ecclesiale” ha raccolto l’insegnamento di Gesù relativo alla vita comunitaria. Il nostro brano ricorda tre parole di Gesù. Nella prima, Gesù affronta un problema pratico: come comportarsi quando un fratello sbaglia? La prima cosa da fare, dice Gesù, è cercare di correggere il fratello. Lavarsene le mani significa lasciare il fratello nella possibilità di radicalizzare il proprio peccato, e quindi significa connivenza con il peccato. I passi da attuare per recuperare il fratello alla co-munione ecclesiale non devono essere dettati da propositi punitivi, ma finalizzati al reinserimento nella comunità di chi ha sbaglia-to. La seconda parola riguarda il perdono dei peccati. “Legare e sciogliere” è una espressione rabbinica che indica la possibilità di perdonare. Non si parla infatti solo di “legare”, ma anche di “sciogliere”. L’esclusione del peccatore lascia sempre aperta la possibilità della sua conversione e quindi del suo reinserimento nella comunità. Nella comunità cristiana continua il peccato, ma continua ancora più ostinato il perdono di Dio.
La terza parola di Gesù riguarda la preghiera, e la preghiera di cui si parla è quella che si innalza al Signore per chiedere che aiuti il fratello che ha sbagliato a prendere coscienza del suo errore e a ravvedersi. Gesù mette in luce l’efficacia della preghiera comunita-ria, l’accento però non è posto sulla preghiera fatta insieme, ma sulla “concordia”. Solo una comunità unita e concorde sperimenta la presenza del Signore. Solo una comunità che cammina insieme costituisce il luogo e la garanzia della presenza del Signore. Dove c’è una comunità che prega “concorde”, là Dio è presente.

d.G.

Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
Percorso Catechisti 2023
“VOCAZIONE”

Lunedì 11 settembre
La vita come chiamata a una “Relazione”,
per esserne testimoni e annunciatori.
Don Duccio Zeni
Responsabile comunità vocazionale e animatore vocazionale, assistente regionale Scout – Presbitero diocesi di Trento

Lunedì 18 settembre
Come comunicare il messaggio della “chiamata”
ai nostri fanciulli e ragazzi.
Laboratorio di contenuti attraverso diverse metodologie.
Marzia Filippetto
Collaboratrice Apostolica Diocesana

responsabile casa di Spiritualità La Madonnina – Fiesso d’Artico

Lunedì 25 settembre
“Eccomi manda me “… la risposta alla chiamata,
nella Scrittura e nella storia della Chiesa.
Suor Barbara Danesi
Suora Francescana Elisabettina animatrice vocazionale – Padova

Lunedì 2 ottobre
Celebrazione con il rito del Mandato da parte del Vescovo Giampaolo ai catechisti e animatori; chiesa parrocchiale di
Maria della Visitazione a Donada ore 18.30.
Gli incontri si terranno presso il Centro Pastorale della parrocchia
di San Bartolomeo a Contarina dalle ore 18.30 alle ore 20.00.


Domenica XXII^ del Tempo Ordinario

Domenica XXII^ del Tempo Ordinario

3 settembre 2023

Donarsi per amore

La confessione di fede di Pietro è seguita dal primo annuncio della passione, ma qui l’apostolo sembra essere un’altra persona, tanto che Gesù lo identifica con Satana. Questo scontro con Pietro offre a Gesù l’occasione per insegnare che cosa significhi seguirlo, essere suoi discepoli. Le parole di Gesù sono chiare: Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Essere discepoli di Gesù significa seguire il suo stile di vita, fare le sue scelte, essere pronti ad accettare anche la croce.
«Prendere la croce» vuol dire rimanere fedeli a lui sempre. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. È la logica della croce, è il linguaggio dell’amore che Gesù è venuto a portare sulla terra. Come Gesù ha salvato il mondo con il suo apparente fallimento, giungendo al culmine della sua azione salvifica proprio nel momento della passione e morte, così anche i discepoli, ogni volta che sopportano sofferenza e umiliazione per non cedere al compromesso, per essere fedeli a Dio e al suo piano sul mondo, diventano causa di salvezza, manifestazione della potenza di Dio: Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto (Gv 12,24).
Quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? Le parole di Gesù sono chiare: la cosa più importante è fare in modo di giungere alla vita eterna, quella vita che ci aspetta se poniamo in Dio tutta la nostra fiducia e speranza. Il Figlio dell’uomo renderà a ciascuno la sua ricompensa secondo le sue azioni: chi mette al primo posto l’amore a Dio e la fede in Cristo, otterrà una grande ricompensa.

Ca’ Cappellino

 La Parrocchia di Ca’ Cappellino
si sta preparando alla festa della
Natività di Maria
(Santa Maria nascente)
che si terrà
domenica 10 settembre
con la celebrazione della messa
alle ore 18 e con la Processione.

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico
la chiesa del Cristo, a Chioggia
aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023
al 7 gennaio 2024.

Occasione speciale per entrare
in contatto personale con quella
reliquia unica, interrogante,
inquietante e commovente,
in un contesto di storia e di arte
che culmina nel “corpo” martoriato sotto
al maestoso crocifisso
della Chiesa di San Domenico.


Domenica XX^ del Tempo Ordinario

Domenica XX^ del Tempo Ordinario

20 Agosto 2023

Signore, aiutami

Il vangelo descrive l’incontro di Gesù con una donna straniera, una cananea. Gesù sembra non prestare la minima attenzione alla donna che però non si arrende, continua con insistenza a domandare aiuto, tanto che gli stessi discepoli alla fine si rivolgono a Gesù chiedendo che la ascolti. Che cosa avremmo fatto al posto della donna? Forse avremmo messo in dubbio la capacità di Gesù di operare il miracolo richiesto. Forse avemmo maledetto quella persona che non voleva dare ascolto alla nostra supplica. Forse avremmo semplicemente taciuto e, con il cuore pieno di rabbia, ce ne saremmo tornati a casa con i nostri problemi irrisolti. La cananea invece continua a insistere e alla fine Gesù la ascolta: Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri.
L’evangelista, nello stendere questo fatto, ha avuto certamente preoccupazioni di natura teologica. La comunità cristiana primitiva doveva spiegare come mai la Chiesa stava avendo grande diffusione tra i pagani, mentre Gesù aveva predicato quasi esclusivamente alle pecore perdute della casa di Israele. Per legittimate questa nuova presenza nella Chiesa, l’evangelista Matteo si serve di questo episodio che ha per protagonista una donna straniera e, sottolineando la sua grande fede, afferma che ciò che diventa discriminante per diventare cristiani è la fede in Gesù.
È stata la fede forte e incrollabile di questa donna che ha fatto sì che Gesù intervenisse in suo favore. Di qui una domanda per ciascuno di noi: Fino a che punto la mia fede rimane viva, anche quando sembra che Dio non dia ascolto alle mie preghiere? È facile credere quando tutto va bene e non si incontrano problemi. Ma è proprio nei momenti bui e difficili, nei momenti in cui sembra che Dio non ci dia ascolto, che si è chiamati a mostrare, come la donna cananea, la propria fede: Signore, aiutami!

Martedi 22 agosto ore 21,00
salone Opere Parrocchiali

proiezione del film di Xavier Beauvois

UOMINI DI DIO

Il martirio dei Monaci Benedettini
avvenuto in Algeria nel 1986

 

Parrocchia di
San Bartolomeo apostolo
Porto Viro
FESTA DEL PATRONO
La comunità intera
si dispone a celebrare
la Solennità di
San Bartolomeo apostolo
giovedì 24 agosto

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico
la chiesa del Cristo, a Chioggia
aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023
al 7 gennaio 2024.

Occasione speciale per entrare
in contatto personale con quella
reliquia unica, interrogante,
inquietante e commovente,
in un contesto di storia e di arte
che culmina nel “corpo” martoriato sotto
al maestoso crocifisso
della Chiesa di San Domenico.


Domenica XIX^ del Tempo Ordinario

Domenica XIX^ del Tempo Ordinario

13 agosto 2023

LA MANO CHE SALVA

Un fatto reale e un simbolo della vita: questo il Vangelo di oggi.
Nella tempesta della vita, il Signore è presente, ci raggiunge e ci solleva.
Di questa fede – come riconoscimento e accoglienza del Signore presente – abbiamo bisogno per sperare, lavorare, amare, perdonare, riprendere
ogni giorno il cammino.
La mano del Signore ci raggiunge e sostiene, come con Pietro.
Una mano leggera come un soffio – come per Elia nella prima lettura – che
ci afferra fortemente.
Riconosciamola nel segno di un amico, un’occasione, un avvenimento, la nostra comunità, la nostra famiglia…

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2023

ASSUNZIONE DELLA
BEATA VERGINE MARIA MARIA,

IL NOSTRO PASSATO, PRESENTE, FUTURO

Maria attraversa tutta la nostra vita, fino al compimento finale che è la gloria del Paradiso. Non cenere, non dispersione nel nulla, ma una vita piena. Così come Maria è stata ‘piena di grazia’, sulla terra: rispondendo alla chiamata del Padre, accogliendo il Figlio come Madre, collaborando con la grazia dello Spirito Santo. Maria riunisce tutto il nostro passato, ci accompagna nel presente, ci attende e accoglie per il futuro.

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico, la chiesa del Cristo, a Chioggia, aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023 al 7 gennaio 2024.
Occasione speciale per entrare in contatto personale con quella reliquia unica,
interrogante, inquietante e commovente, in un contesto di storia e di arte che culmina nel “corpo”
martoriato sotto al maestoso crocifisso della Chiesa di San Domenico.

Parrocchia di
San Bartolomeo apostolo
Porto Viro
FESTA DEL PATRONO
La comunità intera
si dispone a celebrare
la Solennità di
San Bartolomeo apostolo
giovedì 24 agosto

I SANTI DELLA SETTIMANA
Martedì 15 agosto
Assunzione B. V. Maria

Orario festivo delle S.S. Messe

Sabato 26 agosto ore 18,00
San Pio X e
Beato Don Sandro Dordi

a Taglio di Donada

Abbiate fede, sono io!

Gesù, dopo la moltiplicazione dei pani e dopo aver congedato la folla, ordina ai discepoli di precederlo sull’altra riva del lago e nel frattempo si ritira in solitudine a pregare sulla montagna. Mentre si avvicina all’altra sponda del lago, la barca dei discepoli comincia a essere sballottata dalle onde. Nella notte e nella burrasca, Gesù si avvicina camminando sulle acque, ma i discepoli sono incapaci di riconoscerlo e, presi dalla paura, pensano a un fantasma. Gesù però li rassicura: Coraggio, sono io, non abbiate paura! La barca sballottata dal mare, la paura dei discepoli, il grido di Pietro, sono immagini della Chiesa e del singolo credente alle prese con le difficoltà della vita. Anche noi ci possiamo trovare in situazioni che rendono la vita simile a una barca sballottata dalle onde. Anche a noi può capitare, come ai discepoli, che nel momento della difficoltà non vediamo Dio, ma uno spettro minaccioso. Nei momenti difficili non dobbiamo mai dimenticare che il Signore cammina con noi: Abbiate fede, sono io! Non abbiate paura! Il Signore è sempre con noi, anche se non lo vediamo, anche se non sempre comprendiamo ciò che accade intorno a noi e in noi. Non è sempre facile confidare in Dio! Ci sono preoccupazioni e paure della vita che trascinano verso il basso. In queste situazioni spesso pensiamo: Dio dorme, Dio non è con noi quando abbiamo bisogno di lui, Dio non esiste affatto. In questi momenti difficili non dobbiamo perderci d’animo, dobbiamo solo aprire gli occhi e scoprire che il Signore
continua a essere accanto a noi. Anche Pietro ha gridato: Signore, salvami! La sua fiducia era venuta meno, ma Gesù non lo ha abbandonato. Dio non ci abbandonerà mai, anche se accadono cose che sembrano così dure e difficili da non avvertire più la sua presenza che ci accompagna e sostiene. Anche in queste situazioni dobbiamo sempre confidare in Colui che ci dice: Abbiate fede, sono io!

d.G.


Domenica XVIII^ del Tempo Ordinario

Domenica XVIII^ del Tempo Ordinario

6 agosto 2023

ANTICIPO DI PARADISO

Trasfigurazione: come la bellezza dei monti, del mare, di un paesaggio meraviglioso.
Un po’ come le persone “belle” che incontriamo nella vita.
Gesù manifesta sul monte la bellezza del suo Corpo trasfigurato, anticipo della sua risurrezione.
E’ una promessa per i suoi amici e per tutti.
E’ la risposta al desiderio di bellezza, verità, amore e pace che portiamo in cuore.
Gesù si rivela a noi fin da questa vita, dandoci anticipi di paradiso attraverso tutte le circostanze, vissute insieme a Lui.

Mostra sulla Sindone
“The Mister Man”
Allestita nella Chiesa di San Domenico, la chiesa del Cristo, a Chioggia, aperta a tutti i visitatori
dal 31 luglio 2023 al 7 gennaio 2024.
Occasione speciale per entrare in contatto personale con quella reliquia unica,
interrogante, inquietante e commovente, in un contesto di storia e di arte che culmina nel “corpo”
martoriato sotto al maestoso crocifisso della Chiesa di San Domenico.

Parrocchia di
San Bartolomeo apostolo
Porto Viro
FESTA DEL PATRONO
La comunità intera
si dispone a celebrare
la Solennità di
San Bartolomeo apostolo
giovedì 24 agosto

Santa Chiara d’Assisi
Venerdì 11 agosto
Ore 7,30 S.Messa con il nostro
Vescovo Mons. Giampaolo Dianin

Ascoltalelo!

L’episodio della trasfigurazione avviene dopo il primo annuncio della passione. Gesù aveva detto ai discepoli che i capi lo avrebbero arrestato e ucciso, ma il terzo giorno sarebbe risuscitato. Pietro aveva protestato e Gesù lo aveva rimproverato definendolo «satana» (= tentatore), perché non pensava secondo Dio, ma secondo gli uomini. La prospettiva di una fine così ingloriosa di Gesù aveva fatto cadere i sogni e le attese di
grandezza di Pietro e degli altri discepoli. La trasfigurazione ha lo scopo di sostenere la fede dei discepoli e di aiutarli a perseverare con lui fino a Gerusalemme. Gesù trasfigurato offre infatti a Pietro Giacomo e Giovanni un anticipo della gloria della risurrezione e fa loro capire chi si nasconde nella sua persona. Nel racconto del battesimo la voce del Padre aveva presentato Gesù come «il Figlio mio, lʼamato», ora la stessa voce invita i discepoli a fidarsi di Gesù: «Ascoltatelo!». I discepoli sono sollecitati a fidarsi di Gesù e a seguirlo sempre e dovunque. Nella visione, intervengono Elia e Mosè, simbolo della profezia e della Legge, e quando la nube scompare escono di scena e rimane solo Gesù. La novità da capire è proprio questa: il passato (= i profeti e la Legge) è alle spalle, il presente e il futuro appartengono a Gesù ed è lui solo che ora bisogna ascoltare, bisogna fidarsi della sua parola, stare con lui fino al compimento del disegno di Dio a Gerusalemme, anche se questo disegno sembra scandaloso. La trasfigurazione di Gesù aiuta a capire che alla luce si arriva attraverso la croce, alla gloria della risurrezione si arriva impegnandosi a superare, con fede e coraggio, i problemi che la vita presenta. Gesù si trasfigura in un luogo appartato, su un «alto monte»: per incontrare il Signore bisogna conquistarsi spazi di silenzio e di raccoglimento, perché solo nel silenzio si può ascoltare Dio che parla.

d.G.


Domenica XVI^ del Tempo Ordinario

Domenica XVI^ del Tempo Ordinario

23 luglio 2023

Nel campo del mondo e in quello del nostro cuore viene seminato il bene e il male.
E’ all’opera Dio ma è all’opera anche Satana.
Domandiamo allo Spirito Santo la grazia di distinguere il bene dal male;
la grazia di operare il bene in ogni situazione, famiglia, lavoro, tra amici:
un incoraggiamento, uno sguardo e un’azione positiva, senza insistere sulla lamentela, il rimprovero e la denuncia.
Collaboriamo con la preghiera e la carità per fare fiorire il bene che ogni giorno Dio semina e fa fiorire nel mondo.

Dalla montagna alla vita

Splendida esperienza di Camposcuola quella vissuta a Lorenzago di Cadore
dal 17 al 20 luglio con 15 ragazzi, 4 animatori, 1 suora, 2 nonne e 3 ottime cuoche.
“Come è bello il mondo, e come è grande Dio”
è stata l’affermazione che ha provocato i nostri brevi giorni di vacanza.
L’osservazione e lo stupore hanno accompagnato le nostre escursioni, i giochi e i dialoghi.
Ed ora il cammino iniziato continua, perché solo lo stupore ci aiuta a conoscere.

La pazienza di Dio

In un ambiente contadino come quello palestinese poteva capitare che un uomo per vendetta seminasse zizzania nel campo del proprio nemico. Perciò la presenza della zizzania nel campo di grano non è l’elemento inatteso e sorprendente della parabola di Gesù. Il padrone, infatti, non ne è sorpreso né è inattesa l’affermazione che, al tempo della mietitura, grano e zizzania saranno accuratamente separati, ponendo il grano nel granaio e gettando la zizzania nel fuoco. La meraviglia sta nel fatto che la zizzania non debba essere strappata, ma lasciata crescere insieme al grano fino al tempo della mietitura.
Il centro della parabola sta proprio qui: mette in luce l’atteggiamento di Dio verso il peccatore: Dio è paziente, tollerante, offre sempre nuove chance. Nella storia il bene e il male crescono insieme in un groviglio che non è facile sciogliere, e non mancano servi zelanti che di questo si scandalizzano: Dio non dovrebbe governare la storia e instaurare il suo Regno con criteri più decisi e netti? Al tempo di Gesù c’erano i Farisei che si ritenevano i soli giusti, e si separavano dal resto del popolo ritenuto peccatore. C’erano gli Esseni che si ritiravano nella solitudine del deserto a vivere una vita di preghiera, studio e penitenza, rifiutando tutti coloro che erano ritenuti impuri. Lo stesso Giovanni Battista aveva annunciato il Messia come colui che avrebbe finalmente separato il grano dalla paglia (cfr. Mt 3,12).
Gesù viene e fa il contrario. Non si separa dai peccatori ma va con essi, non li abbandona, li perdona. Tollera persino nella cerchia dei dodici un traditore e, comunque, si circonda di discepoli che sono pronti ad abbandonarlo. Comprendiamo, a questo punto, tutta la forza polemica della parabola. C’è un netto contrasto tra l’agire di Dio, paziente e tollerante, e l’intollerante rigidezza di molti suoi servi. Con la sua prassi di tolleranza e perdono Gesù rende visibile il comportamento di Dio. A imitazione di Dio anche il cristiano deve aprire il cuore alla tolleranza, al perdono, deve essere disponibile a dare a chi ha sbagliato la possibilità di rimediare e ritornare sulla retta via.

d.G.

I giovedì di
Santa Chiara
ore 20,45

Chiara in ascolto
dello Spirito e delle
sorelle scrive la Regola

27 luglio
Il cuore della Regola

3 agosto
Chiara e le sorelle

10 agosto
Transito di Chiara

Laboratorio di Iconografia
Scopri Gesù
dipingendo il Suo volto

29-30 luglio e 5-6 agosto
presso la

Comunità Missionaria di Villaregia
Per informazioni e iscrizioni
chiama:
Carillo – 370 151 0042
Simonetta – 338 641 3768
I posti sono limitati

* * *

Andrea Tornielli
direttore editoriale del Dicastero per
la comunicazione della santa sede e il
Cardinale Pizzaballa
su “Religioni e popoli:
conoscenza e unità”
Giovedì 27 luglio ore 21,00
presso l’uditorio San Nicolò a Chioggia.


Domenica XV^ del Tempo Ordinario

Domenica XV^ del Tempo Ordinario

16 luglio 2023

LA PAROLA CHE FA VIVERE

Come il sole che sorge ogni giorno, come la luna che segna il tempo, la parola del Signore è la semente buona che alimenta la nostra vita.
La accogliamo nel Vangelo di ogni giorno e nell’annuncio della liturgia domenicale.
Quale attenzione, quale posto nella nostra vita?
Quale spazio, rispetto a tante parole, verità distorte, malizie che ci colpiscono e deformano ogni giorno?
Impariamo a conoscere il mistero di Dio per entrare con sapienza e coraggio nel mistero della vita e aprirci all’amore verso i fratelli.

CA’CAPPELLINO – MEA

Nel mese di agosto verrà sospesa la celebrazione della S. Messa nelle frazioni
di Mea e Ca’Cappellino.

A San Bartolomeo l’orario delle Messe resta invariato:
al sabato la messa festiva anticipata è alle ore 18,00
alla domenica alle ore 8,30 – 10,30 – 18,00

Il seminatore, il seme, i terreni

La parabola del seminatore pone l’accento sull’azione del seminatore che getta il seme e che constata che i frutti sono diversi, a volte scarsi e a volte più che buoni. Il problema sta nella qualità del terreno che a volte è buono, a volte sassoso, a volte pieno di rovi. I vari tipi di terreno mettono in luce gli stati d’animo che sono in ciascuno di noi: l’ascoltare senza voglia di comprendere, l’incostanza, l’eccessiva preoccupazione per le ricchezze o, in positivo, la volontà di capire ciò che il Signore rivela. Ciascuno di noi è questo campo dove convivono, senza precisi confini, questi quattro tipi di terreno: la strada dove tutti passano e calpestano; il terreno pieno di spine dove il buon seme del vangelo viene soffocato; il terreno duro e sassoso dove la parola non può mettere radici; il terreno buono che dà frutto. In questi terreni possiamo riconoscere noi stessi e la storia del nostro atteggiamento di fronte a Dio che ci parla. A volte siamo impermeabili come la «strada»: la Parola di Dio non ci tocca neppure, scivola via immediatamente. A volte siamo come il terreno «sassoso»: la Parola attecchisce subito, ma scopriamo presto quanto l’entusiasmo sia parente lontano della fedeltà e della continuità, infatti, la quotidianità brucia spesso anche le migliori intenzioni. Altre volte abbiamo un cuore troppo pieno di cose per poter accogliere la Parola, come il terreno «pieno di spine»: siano soffocati e soffocanti, e l’ascolto rimane solo un’illusione. Solo un terreno su quattro accoglie il seme e lo fa fruttificare: un bilancio magro; tuttavia, le parabole che seguiranno ci parleranno di qualità non di quantità (c. 13).
Il Signore anche oggi continua con pazienza infinita a gettare il buon seme della Parola, a invitarci a dissodare il nostro terreno perché portiamo frutti di amore, libertà, giustizia e solidarietà. Solo una profonda comunione con Gesù ci darà la forza per dissodare il terreno spesso pieno di sassi e rovi che ci portiamo dentro, cosicché diventi terreno buono che accoglie la parola, la comprende e porta frutto.

d.G.

Campo Scuola estivo
17 – 20 luglio
Lorenzago di Cadore

Trenta persone, tra ragazzi
e animatori, sono in gioco
per organizzare e vivere insieme
un momento tanto bello e
importante per la vita
dei ragazzi e degli adulti.
Tema del Campo:

“Come è bello il mondo
e come è grande Dio!”

I giovedì di
Santa Chiara
ore 20,45

Chiara in ascolto
dello Spirito e delle
sorelle scrive la Regola

20 luglio
Chiamate a vivere la Regola di Chiara

27 luglio
Il cuore della Regola

3 agosto
Chiara e le sorelle

10 agosto
Transito di Chiara

* * *

Laboratorio di Iconografia
Scopri Gesù
dipingendo il Suo volto

29-30 luglio e 5-6 agosto
presso la

Comunità Missionaria di Villaregia
Per informazioni e iscrizioni
chiama:
Carillo – 370 151 0042
Simonetta – 338 641 3768
I posti sono limitati


XIV domenica del Tempo Ordinario

XIV domenica del Tempo Ordinario

9 luglio 2023

Venite a me

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò: Gesù invita a ricercare in lui, nel suo vangelo e nel suo esempio la vera volontà di Dio, una volontà esigente ma anche semplice e a portata di tutti. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. Il “giogo” è immagine delle esigenze che derivano dal messaggio di Gesù, che parla di “mio giogo” perché l’ha portato per primo, a differenza dei falsi maestri che invece imponevano agli altri tutta una serie di norme senza muovere personalmente un dito. Se Gesù parla di “mio” giogo è anche per un altro motivo: prendere il giogo di Gesù significa aderire alla sua persona, seguirlo. Non un insieme di precetti ma il fascino di una persona. Gesù si qualifica come mite e umile di cuore. “Umile” indica l’atteggiamento di obbedienza e docilità di Gesù verso il Padre; “mite” indica l’atteggiamento di Gesù verso gli uomini: un atteggiamento di accoglienza, pazienza, disponibilità al perdono.
Infine, Gesù afferma che il suo giogo è dolce e leggero, cioè le sue parole, anche se suonano impegnative, rispondono alle esigenze più profonde dell’uomo, e proprio per questo sono un giogo meno pesante da portare. Il progetto di Gesù è impegnativo, ma nello stesso tempo è leggero perché non abbandona l’uomo a sé stesso, ma cammina al suo fianco.
Il ristoro e riposo che Gesù promette non è un fuggire dai problemi, ma quella pace interiore che offre alla persona la possibilità di rinnovarsi e dare nuovo impulso alla propria vita. È quel silenzio interiore che ci fa capire che è più importante la qualità della nostra azione che non il numero delle iniziative che riusciamo a mandare avanti. È un fermarci a riflettere per ricuperare noi stessi, per ricuperare il gusto delle cose semplici e trovare il coraggio di liberarci da inutili schiavitù.

La Lampada della Pace

La “lampada della pace” affidata al vescovo Giampaolo e alla diocesi di Chioggia il 22 giugno nella chiesa di S. Anna in Piove di Sacco dal vescovo di Padova, è arrivata la sera stessa in cattedrale a Chioggia, mantenuta sempre accesa dal vescovo durante il tragitto in auto col vicario generale. La sera seguente s’è tenuta la recita del rosario per la pace a cura del Masci. Domenica mattina 25 giugno, il vescovo stesso l’ha recata con sé nel santuario della Madonna della Navicella, dove ha presieduto la concelebrazione nella solennità patronale. Si è trattato significativamente della prima tappa in diocesi. Ora, come ha annunciato il vescovo Giampaolo passerà, in occasione della festa della compatrona S. Maria Goretti (6 luglio) nella chiesa della B. Vergine di Lourdes, molto frequentata anche dai turisti, e successivamente sarà accolta nei vari vicariati, unità pastorali e parrocchie della diocesi, come impegno a continuare a pregare per la pace “senza stancarsi mai”. La “lampada”, che sostanzialmente è un semplice ma artistico ed eloquente “portalumino”, è stata costruita a Padova con una scultura lignea di artigianato africano: intende raffigurare la comunità al cui centro è inserito appunto un lumino come segno di luce e di speranza che vanno alimentate con la preghiera. La simbolica “comunità” è costituita da cinque figure stilizzate che si tengono unite in una sorta di abbraccio e possono richiamare la fraternità fra i popoli dei cinque continenti.

Campo Scuola estivo
17 – 20 luglio
Lorenzago di Cadore

Trenta persone, tra ragazzi
e animatori, sono in gioco
per organizzare e vivere insieme
un momento tanto bello e
importante per la vita
dei ragazzi e degli adulti.
Tema del Campo:

“Come è bello il mondo
e come è grande Dio!”

I giovedì di
Santa Chiara
ore 20,45

Chiara in ascolto
dello Spirito e delle
sorelle scrive la Regola

13 luglio
La Regola di Chiara
un sogno che diventa vita

20 luglio
Chiamate a vivere la Regola di Chiara

27 luglio
Il cuore della Regola

3 agosto
Chiara e le sorelle

10 agosto
Transito di Chiara


Domenica XIII del Tempo Ordinario

Domenica XIII del Tempo Ordinario

2 luglio 2023

UNA VITA CHE VALE

Quanto vale la vita mia, tua, quella di ogni persona?
Creature di Dio, nel battesimo il Padre ci ha riconosciuto come suoi figli, salvati nella croce e risurrezione del Figlio Gesù.
Riconoscerci così, è dare dignità e valore a noi e agli altri, con un cuore aperto alla fraternità, al servizio, al perdono.
Il tempo dell’estate, in città e in vacanza, in casa e nei luoghi pubblici, offre molte occasioni per sperimentare la verità e la bellezza del Vangelo.
Incontriamo la realtà tenendo fisso Gesù nel cuore e negli occhi.

Non è degno di me

Il brano evangelico chiude il discorso missionario di Matteo. Queste parole non sono più rivolte ai missionari, ma a coloro che li accolgono. Accogliere i missionari significa accogliere Cristo stesso. Nell’idea di accoglienza è in primo piano l’aspetto di ascolto e accettazione del messaggio che i missionari portano. Ma c’è anche l’idea dell’accoglienza dell’uomo comune, come appare nella frase: Chi avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli … . Lo spartiacque tra il vero e il falso discepolo è saper vedere Gesù nella figura dei suoi “fratelli più piccoli” bisognosi.
Il vangelo contiene un secondo tema: l’affermazione del primato assoluto del regno di Dio e la necessità della sequela. Viviamo in un’epoca nella quale la scelta più diffusa è la non-scelta; un’epoca in cui è di moda tenere i piedi su staffe diverse: negli affetti, nel lavoro, nei rapporti umani. Le scelte definitive non piacciono anche in materia religiosa. Oggi tutto può stare insieme e confondersi, dal prete alla cartomante, da Cristo a Buddha, come se la nostra vita fosse diventata un enorme centro commerciale, in cui è possibile scegliere tra infinite opzioni e comunque cambiare, tornare indietro, cancellare, riscrivere le pagine più importanti della nostra vita.
La radicalità delle parole di Gesù spaventa. Per tre volte infatti ritorna l’espressione non è degno di me. Gesù non vuol essere secondo a nessuno. Essere vero discepolo di Gesù significa essere disponibili a seguirlo anche sulla via della croce, perché perdere la vita per Cristo significa acquistare la vita futura. Le decisioni importanti della vita (matrimonio, lavoro …) portano talvolta a fare scelte radicali, e vengono fatte spesso in modo per niente traumatico, semplicemente perché si ritiene che la strada che si vuol iniziare sia molto importante. Così per sposarsi una persona lascia realmente padre, madre, fratelli, sorelle e la propria casa. Per il lavoro si lascia tutto, anche la propria nazione talvolta. Dunque, la scelta di Gesù non è assurda: dipende soltanto dal valore che si attribuisce alla sua chiamata.

d.G.

Campo Scuola estivo
17 – 20 luglio
Lorenzago di Cadore

Trenta persone, tra ragazzi
e animatori, sono in gioco
per organizzare e vivere insieme
un momento tanto bello e
importante per la vita
dei ragazzi e degli adulti.
Tema del Campo:

“Come è bello il mondo
e come è grande Dio!”

I giovedì di
Santa Chiara
ore 20,45

Chiara in ascolto
dello Spirito e delle
sorelle scrive la Regola

6 luglio
La Regola è approvata dalla Chiesa
Alternando brani musicali
con l’arpa (Elda Stoppa) e
proclamazione di testi faremo
memoria dell’approvazione
della Regola di S.Chiara

13 luglio
La Regola di Chiara
un sogno che diventa vita

20 luglio
Chiamate a vivere la Regola di Chiara

27 luglio
Il cuore della Regola

3 agosto
Chiara e le sorelle

10 agosto
Transito di Chiara